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Riceviamo da Daniela Sbrollini, Vice Presidente XII Commissione Affari Sociali e Sanità Camera dei Deputati, e pubblichiamo

Nel 1982 erano circa 230 mila gli aborti ogni anno in Italia oggi per la prima volta registriamo un dato inferiore ai 100.000 aborti l’anno: una lenta e progressiva diminuzione sicuramente positiva ed incoraggiante ma possiamo fare ancora di più. La relazione sull’applicazione della legge 194 del Ministero della Salute è chiesta annualmente dalla commissione Affari Sociali e Sanità della Camera, questo ulteriore calo del numero degli aborti dimostra ancora una volta la bontà della legge.

E’ importante però monitorare che la sua applicazione sia garantita su tutto il territorio nazionale, sia nelle città che nelle province.

I dati sono derivano certamente anche da una maggiore consapevolezza delle coppie, dall’uso corretto e più diffuso della pillola anticoncezionale e degli altri strumenti contraccettivi. Non bisogna però arrendersi, possiamo migliorare ancora rafforzando i consultori familiari, favorendo l’informazione e l’educazione dei più giovani su questi temi.ermangono però purtroppo oggettive difficoltà nel sostenere le donne straniere che sono più di un terzo (34%) tra coloro che scelgono di abortire: è’ necessario trovare delle figure di mediazione culturale all’interno delle strutture sanitarie che supportino le scelte delle giovani donne perché compiano la loro scelta in maniera cosciente e in totale sicurezza senza dover ricorrere a pericolose strutture clandestine, un fenomeno che coinvolge anche molte donne italiane che non riescono ad aver la garanzia di abortire in tempi certi.

Sono tutte importanti battaglie culturali e sanitarie che  tutelano prima di tutto la salute della donna e il suo diritto alla scelta della maternità.