Sbatti il sindaco in prima pagina. Vezzaro: "Non è ... simpatico. E l'avviso di garanzia?"
Sabato 29 Ottobre 2011 alle 14:04 | 0 commenti
Titolo a 6 colonne oggi: Caldogno, indagini sul sindaco. Occhiello in alto: La procura ha iscritto anche l´assessore alla protezione civile e un tecnico comunale. Vezzaro: «Abbiamo fatto il nostro dovere». Sommario, sotto il titolo: Il pm ha chiesto l´archiviazione per l´ipotesi di omicidio colposo per la morte del pensionato e ipotizza l´omissione di cautele. Box in grassetto: "La figlia della vittima si oppone «Se fosse stato avvisato non sarebbe andato in garage». Didascalie di due foto affiancate in alto: "La vittima Giuseppe Spigolon", "Il sindaco Marcello Vezzaro". Nulla di falso in nessun singolo "testo" e ottima, accattivante impaginazione. Ma è solo il terzo blocco (il sommario) a contenere l'informazione "finale" sulle decisioni del pm Severi, un po' più tranquillizzante per il sindaco Vezzaro.
E per l'assessore alla protezione civile Ivano Meneguzzo e per il responsabile dei lavori pubblici del Comune, Giuseppe Reniero, anche loro "indicati" come indagati ma, almeno, non additati alla pubblica attenzione con la loro foto come quella di Vezzaro pubblicata accanto alla vittima e che fa presupporre, per i più, un omicida. Gli altri titoli e testi messi lì, in questo modo? Fanno vendere certa stampa quotidiana. C'è da dire, a onor del vero, che i titoli di richiamo li usiamo tutti e da noi, ad esempio, c'è in copertina, mentre scriviamo, proprio un ex sindaco di Montecchio, Maurizio Scalabrin, da oggi "promosso" presidente di Sit spa. Ma dover "subire" titoli che tocchino la più intima dignità delle persone, forse perchè l'ho provato anche io, è un po' diverso. Sbattute, come sono, lì, con la loro foto, a doversi difendere. Non dai pm.
E Marcello Vezzaro l'abbiamo, quindi, cercato non per entrare nel merito ma per conoscerne le reazioni: "Certo che non è ... simpatico essere trattati così. Io ho una figlia di sedici anni, che per fortuna è abituata a leggere polemiche politiche che mi riguardano, ma da qui a dover digerire anche lei un'esposizione di questo tipo ce ne passa. E per giunta quando ancora non ho ricevuto alcun avviso di garanzia! Me ne hanno informato i i redattori di Tva ieri chiamandomi e accennandomi a una conferenza stampa indetta dall'avvocato della figlia del mio ex concittadino, Giuseppe Spigolon. Per lui non posso che essere a dir poco addolorato, ma ho, comunque, la coscienza tranquilla di aver fatto tutto quello che potevo. E non mi sento certo il suo omicida.
P.S. Diciassette, il numero della pagina, per la cabala non è certo beneaugurante. Ma questa è una coincidenza. Perciò ancor più preoccupante. Per la cabala, ovvio.
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