Sbarchi immigrati, Berlato: navi della Marina Militare come compagnia da crociere
Lunedi 13 Gennaio 2014 alle 16:51 | 0 commenti
On. Sergio Berlato, FI - Sono 1500 gli immigrati clandestini sbarcati sulle nostre coste dall’inizio dell’anno “numeri che fanno paura e presagiscono l’intensificarsi del fenomeno migratorio, favorito anche da politiche scellerate che, unite alla disperazione di chi cerca un futuro migliore, rischiano di ingenerare la convinzione che il nostro Paese sia davvero in grado di garantirloâ€.
Queste le parole dell’on. Sergio Berlato, Deputato al Parlamento europeo, in merito alla nuova ondata di migranti che negli ultimi giorni sta raggiungendo le nostre coste.
“Difendere i nostri confini non è solamente un diritto, è un dovere nei confronti dei cittadini italiani – continua Berlato – non possiamo più farci carico dell’ingente costo che l’immigrazione clandestina comporta. In un momento storico nel quale non riusciamo a garantire un futuro nemmeno ai nostri concittadini, è folle pensare di garantire una vita dignitosa ad ogni disperato che raggiunge le nostre costeâ€.
“Sappiamo bene – continua l’europarlamentare – che la situazione è insostenibile. Recentemente ne abbiamo avuto la riprova con quanto accaduto al Cie di Lampedusa, gestito da quei “professionisti dell’accoglienza†che dell’immigrazione hanno fatto businessâ€.
Sull’operazione Mare Nostrum Berlato è netto “ritengo assurdo ed incomprensibile utilizzare ingenti risorse per trasformare le navi della Marina Militare, che dovrebbero pattugliare e difendere i confini, in una sorta di compagnia da crociere, impegnata in  recuperi anche ad 80 miglia da Lampedusa, praticamente sulle coste della Libiaâ€.
“E’ il momento – conclude Berlato – di mettere da parte il buonismo e rendersi conto che la situazione non è più sostenibile. Il Governo, piuttosto che discutere della riforma della Bossi-Fini e del “diritto†di cittadinanza, faccia i conti con la realtà ed agisca con decisione anche verso quell’Europa che ci impone obblighi e minaccia sanzioni, ma che finora non ha garantito un supporto adeguato alle proporzioni del fenomenoâ€.Accedi per inserire un commento
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