Satellite sul nord, si è riunito Comitato operativo comunale di protezione civile
Venerdi 23 Settembre 2011 alle 23:00 | non commentabile
Comune di Vicenza -  Si è tenuto oggi pomeriggio un incontro del Comitato comunale di protezione civile (COC) che ha preso alcune decisioni per tutelare la sicurezza dei cittadini nelle prossime ore in previsione della caduta dei frammenti del satellite Nasa UARS. A palazzo Trissino, insieme al sindaco Achille Variati, c’erano l’assessore alla protezione civile Pierangelo Cangini con il dirigente Diego Galiazzo, il vicesegretario comunale Micaela Castagnaro e i rappresentanti di polizia locale e di Aim.
Il gruppo di lavoro ha stabilito che durante tutta la notte la polizia locale sarà in servizio nella centrale operativa per ricevere eventuali segnalazioni dei cittadini al numero 0444545311.
Durante la notte, inoltre, i tecnici di Aim saranno a disposizione per emergenze relative alla possibile caduta dei frammenti.
Alle 19 l’assessore Cangini, insieme al dirigente Galiazzo, raggiungerà la sede dei Vigili del Fuoco dove si terrà un incontro di aggiornamento della situazione in concomitanza con l’evoluzione del fenomeno per poter attuare, se necessario, altre azioni utili a garantire la sicurezza di cose e persone.
La protezione civile nazionale continua il monitoraggio del satellite. Appare diminuita e assestata attorno allo 0,9 % la probabilità che uno o più frammenti cadano nel territorio italiano. Al momento si esclude la traiettoria compresa nella fascia oraria tra le 21.25 e le 22.03 di oggi, 23 settembre. Pertanto rimane solo una fascia di interesse per l’Italia, quella tra le 03:34 e le 04:12 del 24 settembre.
In considerazione della nuova rivisitazione dello scenario, il territorio potenzialmente interessato dall’evento comprende le Province Autonome di Trento e Bolzano, tutte le province del Veneto e del Friuli Venezia Giulia; Brescia e Sondrio per la Lombardia. Sarebbero di conseguenza escluse la Valle d’Aosta, il Piemonte, la Liguria e l’Emilia Romagna.
La protezione civile nazionale ha diffuso alcune norme di auto protezione per la popolazione dei territori potenzialmente esposti all’impatto che riportiamo integralmente:
“Eventi di questo tipo e casi reali di impatto sulla Terra, e in particolare sulla terraferma, sono assai rari. Pertanto non esistono comportamenti di autotutela codificati in ambito internazionale da adottare a fronte di questa tipologia di eventi. Tuttavia, sulla base delle informazioni attualmente rese disponibili dalla comunità scientifica, così come confermato in sede di Comitato Operativo, è possibile fornire, pur nell’incertezza connessa alla molteplicità delle variabili, alcune indicazioni utili alla popolazione affinché adotti responsabilmente comportamenti di auto protezione qualora si trovi, nella finestra temporale d’interesse per l’Italia, nei territori potenzialmente esposti all’impatto:
· è poco probabile che i frammenti causino il crollo di edifici, che pertanto sono da considerarsi più sicuri rispetto ai luoghi aperti;· i frammenti impattando sui tetti degli edifici potrebbero causare danni, perforando i tetti stessi e i solai sottostanti: pertanto, non disponendo di informazioni precise sulla vulnerabilità delle singole strutture, si può affermare che sono più sicuri i piani più bassi degli edifici;
· all’interno degli edifici i posti strutturalmente più sicuri dove posizionarsi nel corso dell’eventuale impatto sono i vani delle porte inserite nei muri portanti (quelli più spessi);
· è poco probabile che i frammenti siano visibili da terra prima dell'impatto;
· i frammenti di satellite possono sprigionare gas tossici (idrazina). Chiunque avvistasse un frammento dovrà segnalarlo immediatamente alle autorità e comunque dovrà mantenersi a un distanza di almeno 20 metri.
Seguiranno aggiornamenti non appena la protezione civile nazionale e quella regionale forniranno ulteriori informazioni e dettagli.
L’invito dell’amministrazione comunale è di seguire i suggerimenti della protezione civile nazionale e di informarsi su come evolve la situazione sui siti internet del Comune, della stampa locale e sugli altri mezzi di comunicazione.