Sassuolo-Vicenza: il commento del giorno dopo
Mercoledi 26 Settembre 2012 alle 14:17 | 0 commenti
Il passo in avanti c’è stato e un mattoncino alla volta il Vicenza avanza in classifica, confermando che il progetto di Breda è sulla strada giusta.Â
Per una volta il re Mida Malonga non ha realizzato, ma il punto è comunque d’oro a 24 carati, colato dalla grinta e il sudore di tutto il gruppo: è l’aspetto più importante di questa prima fase di campionato, si voleva un Vicenza combattivo fino al fischio finale, e anche il Sassuolo dei vari Pavoletti, Missiroli, Troianello ne ha le prove. Dopo un assedio di 40 minuti, non sarebbe giusto parlare di giornata storta dei neroverdi di Eusebio Di Francesco , quanto della prova di carattere degli uomini di Breda. Quando una squadra rispecchia i valori del suo tecnico, allora si accetta Martinelli e Brighenti in panchina, assieme a Plasmati e Giandonato. La presenza di Semioli seconda punta aveva fatto storcere il naso, ma la serata storta (questa sì) di Plasmati, danno ragione all’esperimento di Breda, ormai convinto forse definitivamente del ruolo di mezzala per Misuraca e di Castiglia regista basso, in attesa di Rigoni. Quello che incuriosisce da ieri sera, sarà la scelta del pacchetto arretrato, già per la gara di sabato contro il Grosseto al Menti. ‘Squadra che vince non si cambia’ e quella di ieri vale come una vittoria, ma vale la pena lasciare fare al tecnico per il quale  ‘ogni partita fa storia a sé’. Nel dubbio, c’è davvero del buono nell’esordio di Camisa: tenuta atletica e lettura del campo, sia in fase di copertura che nelle ripartenze. Non lo scopriamo certo noi che a Varese fu capitano della cavalcata dalla Seconda Divisione alle semifinali playoff per la serie A, perse contro il Padova di un certo El Sharaawi, e recentemente lasciato fuori da Maran che gli preferì l’emergente Pucino ma non vinse la finale con la Sampdoria. Insomma: occhi sempre aperti ci mancherebbe (e quelli di Camisa ricordano Schillaci), però la difesa di ieri ha tenuto, puntellata nel finale anche da Martinelli. Pali a parte, se Pinsoglio avrà la bontà di farsi sentire e uscire con tempestività , il reparto più temuto è quello che ha convinto. Il cubo di Rubik del Vicenza avrà ancora tasselli inediti per diverso tempo, la faccia giusta da affiancare a Malonga, lasciato solo nel secondo tempo come contro il Brescia, probabilmente si chiama Pinardi. Ma  il rompicapo avrà presto la casella giusta per tutti.Â
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