Santagiuliana e l'apologia della Gelmini
Venerdi 18 Novembre 2011 alle 21:00 | 0 commenti
Se qualche giorno fa c'è stato chi vi ha paragonato Vicenza a Las Vegas (magari!), oggi Il Giornale di Vicenza "ospita" il presidente dell´associazione Vetrine del centro storico e i suoi appelli alla vita sicura. Antonio Santagiuliana confessa ai preoccupatissimi lettori di «girare con la bomboletta al peperoncino in tasca», si dice «stufo e impaurito, perché il centro sembra diventato improvvisamente il bronx ...», sentenzia: «se si va avanti così tanto meglio stabilire il coprifuoco.» e "chiama in causa" Achille Variati per la sicurezza.
Io, invece, se fossi uno dei commercianti per i quali il loro rappresentante teme che il "far west" di Corso Palladio e dintorni allontani i loro clienti, farei, invece, causa proprio al GdV per ... "uso di armi improprie": i morti Marlane non esistono, ma le bande del terrore pullulano a down town.
E, soprattutto, a Santagiuliana. Per "apologia" di Mariastella Gelmini, santa protettrice dell'ignoranza.
Ma, santa pazienza (ci stava scappando un "santa m...!), lui, che di soldi anche per viaggiare ne ha, perchè non ne spende un po' per andare in Iraq e vivere qualche sera di sano "coprifuoco" doc?
E poi per farsi un giro nel Bronx (se mi ricordo bene, quando ci sono andato io, era dalle parti di New York ed era pieno anche di mamma ... santissima).
E poi, consumata finalmente lì tutta la scorta di bombolette al peperoncino che si è accaparrato a Vicenza senza pensare ai suoi poveri colleghi, che dei negozi notoriamente hanno fatto dei bunker, ci rimanga pure.
In Iraq e nel Bronx. Con quella decisione ridurrà di sicuro il nostro terrore. Che ne spari delle altre, lui Santagiuliana, che, per fortuna, non si chiama Santa Barbara ...
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