Sanità: Zaia, conti Veneto 2009 con più 11 milioni
Mercoledi 9 Giugno 2010 alle 02:29 | 0 commenti
Luca Zaia, Luca Coletto Regione Veneto - Sanità : Zaia, "Il Veneto ha chiuso i conti 2009 con più 11 milioni".
Ieri una delibera che fissa gli obiettivi 2010 per le 27 principali voci di costo.
Coletto: "puntiamo a confermare la spesa dell'anno scorso senza toccare i servizi al cittadino"
"Alla chiusura definitiva del bilancio d'esercizio 2009 i conti della sanità veneta, verificati al tavolo di monitoraggio del Ministero delle finanze, hanno fatto segnare un attivo di 11 milioni di euro: non esistevano, quindi, nemmeno quei 25 di deficit di cui tanto si è parlato nelle scorse settimane. Anche per il 2010 proseguiremo con una gestione rigorosa dei conti ed abbiamo già dato le necessarie indicazioni ai direttori generali delle Ullss. In nessun settore esistono aziende, anche le migliori, che non abbiano possibili margini di razionalizzazione".
Lo ha detto il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, incontrando ieri i giornalisti a Palazzo Balbi per il consueto "punto stampa" al termine della riunione della Giunta. Nel corso della seduta, su proposta dell'assessore alla sanità Luca Coletto, è stata approvata una specifica delibera in questo senso, con la quale vengono definiti i risultati attesi per il 2010 relativi a 27 voci di costo, considerate le più significative oltrechè quelle sulle quali si ritiene esistano margini di recupero. "L'obiettivo - ha sottolineato Coletto - è quello di mantenere la spesa 2010 al livello di quella del 2009, lavorando in continua collaborazione e confronto con i direttori generali. E' chiaro - ha aggiunto l'assessore - che sono tutte azioni che non intaccheranno la qualità e la quantità dei servizi erogati ai cittadini e che ci permetteranno di confermare il Veneto tra le poche Regioni virtuose, capaci cioè di trovare il giusto equilibrio tra costosità del sistema e qualità dell'assistenza erogata". Per definire i contenuti della delibera di oggi, sono stati effettuati numerosi incontri con i direttori generali ed amministrativi di ciascuna Ullss e Azienda Ospedaliera, nel corso dei quali sono state rilevate le aree di attività nelle quali le singole strutture presentavano degli incrementi di costo rispetto all'anno precedente o alla media regionale. Sono stati analizzati anche i ricavi, rilevando delle sottostime delle entrate proprie e dei trasferimenti vincolati, derivanti anche dallo sfasamento temporale dei trasferimenti statali, per almeno 56 milioni di euro. "La delibera di oggi - ha detto anche Coletto - ha messo nero su bianco gli esiti di questo lavoro e costituisce una chiara base di partenza per le azioni che andranno intraprese da qui in avanti". Il provvedimento costituisce quindi un puntuale atto d'indirizzo per i Direttori Generali delle Aziende Sanitarie che punta a consentire il raggiungimento dell'equilibrio economico per il 2010, da conseguirsi anche attraverso la continuazione delle iniziative in atto di riduzione di costi ed inefficienze del sistema. Tra le varie misure fin qui adottate per raggiungere tale obiettivo sono da segnalare per la loro efficacia: l'estensione del ricorso agli acquisti di beni sanitari in Area Vasta e a livello regionale; interventi per il miglioramento dell'appropriatezza delle prestazioni erogate; il costante monitoraggio della spesa farmaceutica e il rafforzamento del ricorso alla distribuzione diretta; la determinazione di volumi di attività e tetti di spesa per gli erogatori pubblici e privati per prestazioni di assistenza ospedaliera, con l'obiettivo del contenimento del tasso di ospedalizzazione; la continuazione dell'attività della CRITE (Commissione regionale per gli investimenti in tecnologia ed edilizia) di definizione del piano allocativo delle risorse di investimento nell'ambito regionale; l'ottimizzazione dell'attività dei Dipartimenti strutturali per le attività dei centri trasfusionali; l'allargamento delle procedure di monitoraggio sulla prescrizione ed erogazione dei farmaci ad elevato costo; l'implementazione di un progetto complessivo di riorganizzazione delle cure primarie che possa migliorare l'appropriatezza prescrittiva.
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