Quotidiano | Categorie: Politica

Sanità veneta, Cristina Guarda: "business per i privati"

Di Note ufficiali Venerdi 21 Settembre 2018 alle 15:43 | 0 commenti

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“La sanità veneta sta diventando un vero business per i privati. Il sistema degli ospedali costruiti in project financing lo sta dimostrando chiaramente: gli imprenditori, anche esteri, che acquistano quote maggioritarie non lo fanno certo per curare qua pazienti inglesi o francesi attratti dalla qualità del servizio, ma perché ci fanno lauti utili”. È quanto denuncia - in questa nota - la consigliera della Lista AMP Cristina Guarda dopo l’annuncio dell’acquisizione da parte di un fondo legato al gruppo francese Ostrum Asset Management del 59,4% delle quote dell’Ospedale dell’Angelo a Mestre.

“È il secondo caso eclatante nel giro di poco più di un anno: prima era toccato al Santorso di Vicenza, con il 70% delle azioni passate al fondo inglese Equitix. Avevamo presentato un’interrogazione e fu risposto che era un buon segnale, testimoniava la qualità della sanità veneta. La realtà però è un’altra: il privato, giustamente dal suo punto di vista, mira a incassare utili che invece verrebbero reinvestiti se la gestione restasse pubblica. In Veneto hanno trovato la gallina dalle uova d’oro, grazie al sistema messo su da Zaia e dai suoi predecessori negli ultimi vent’anni. Non possiamo permettere che i soldi dei cittadini che pagano le tasse vengano buttati in questo modo. Oggi sui giornali leggiamo che l’Arabia Saudita ha scoperto e apprezzato il modello veneto, speriamo non scopra il business dei project sanitari, altrimenti potrebbero, invece di copiarci, direttamente comprare i nostri ospedali”.

“Fa male vedere come simili operazioni vengano mascherate come attrattive. I project financing - aggiunge la consigliera Guarda - vanno bloccati e ripensati completamente. I contratti di concessione devono essere rivisti, come i tassi d’interesse, i rischi e la gestione, e se non è possibile, allora sia il pubblico ad entrare nella società concessionaria. Costruire quegli ospedali con mutui e una gestione pubblica diretta avrebbe fatto risparmiare alla sanità veneta un sacco di soldi che avrebbero potuto essere impiegati per migliorare i servizi e non, come sta accadendo, generare utili per i privati.

La Pedemontana ci racconta la stessa storia, grazie all’ultima convenzione che blinda il concessionario: gli investitori esteri hanno accettato di emettere bond solo perché il rischio dei mancati introiti dai pedaggi è a carico della Regione e quindi dei cittadini. Dobbiamo continuare a denunciare questa politica faccendiera che vuole l’autonomia solo per coprire i costi/buchi ed è pronta a tassare i cittadini, al di là degli slogan ‘mai le mani nelle tasche dei veneti’, per costruire un’infrastruttura che poteva costare la metà. Non è così che si amministra un territorio”


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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