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Sanità, Regione: il Veneto è il più risparmioso d’Italia per acquisti

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 5 Agosto 2016 alle 16:22 | 0 commenti

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Regione Veneto
“Gli stent sono solo un esempio che possiamo definire top, ma in Veneto ce ne sono molti altri, grazie alla strategia di fare massa critica andando sul mercato attraverso la centrale unica per gli acquisti che abbiamo attivato fin dal 2011, perfezionando via via il meccanismo, fino a creare una catena virtuosa”. Lo dice l’Assessore alla Sanità della Regione Veneto Luca Coletto, in relazione alla notizia, pubblicata da un importante quotidiano economico nazionale, secondo la quale il Veneto risulta la Regione più “risparmiosa” d’Italia sul fronte degli acquisti in sanità e, in particolare, per quanto riguarda gli stent coronarici, che oramai vengono utilizzati a migliaia per risolvere tante patologie cardiache.

“Non c’è solo risparmio, tiene a evidenziare Coletto – ma anche qualità, e quindi sicurezza per i pazienti. Gli acquisti, infatti, vengono decisi attraverso una catena virtuosa che lega tra loro la centrale unica acquisti, gli specialisti che danno le loro indicazioni sui tipi di materiali necessari a seconda della patologia, le indicazioni e relazioni delle diverse Società Scientifiche”.

“E’ per questo che in Veneto – dice Coletto – i costi sono per il 71% tra 190 e 370 euro e solo per il 27% tra 420 e 470. In altre Regioni, in realtà le variazioni sono forti ed evidenti. Nel Veneto non è una mancanza di omogeneità, ma una scelta consapevole che mette sempre a disposizione dei medici lo strumento di cura più adatto per ogni singolo paziente”.

“E’ un’esperienza che continuiamo ad affinare giorno per giorno – conclude Coletto – e che siamo pronti a condividere con chiunque voglia trovare il giusto equilibrio tra spesa e qualità degli acquisti”.

 

“La strada è quella giusta: risparmiare negli acquisti in sanità. Le fonti sono unanimi e attendibili. Per questo fa molto piacere constatare che la sanità veneta è la più virtuosa nella capacità di contenere i costi, nella fattispecie quelli per gli stent coronarici presi come esempio, con il 71% della spesa tra 190 e 370 euro, e il 27% tra 420 e 470 euro. E’ la nostra spending senza tagli, è l’effetto dell’autoapplicazione in Veneto, e non da oggi, del criterio dei costi standard, o prezzi benchmark che dir si voglia, che andrà imposto in tutta Italia con severità, perché il medico pietoso è un medico pericoloso”.

Con queste parole, il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia commenta la notizia, pubblicata da un importante quotidiano economico nazionale, secondo la quale il Veneto risulta la Regione più “risparmiosa” d’Italia sul fronte dei costi degli acquisti per quanto riguarda i diffusi e preziosi stent coronarici.

“Questa promozione – aggiunge Zaia – è la diostrazione che la fiducia riconosciuta al Veneto indicandoci come Regione benchmark per la buona gestione della sanità era ben riposta”.

“Ora che il quadro è chiaro, e le valutazioni sulla necessità dei costi standard oramai pressochè unanimi – aggiunge Zaia – è arrivato il momento di dare il colpo di reni finale, rendendoli operativi in tutta Italia per rispondere proprio all’analisi del Commissario alla spending Gutgeld, che indica il problema numero uno nei prezzi ancora troppo variabili”.

“Va fatto, va fatto presto, e va fatto anche per motivi di giustizia ed equità: in Italia ci sono il Veneto, altre Regioni, altri Presidenti, che combattono un battaglia quotidiana per la sostenibilità del sistema sanitario nazionale, ed è giusto, equo, indispensabile che si arrivi a convincere, o costringere, tutti a farlo, nessuno escluso, per nessun motivo, perché è ingiusto che continuino ad esserci formiche che sgobbano e cicale che sprecano. Se c’è da dare una mano mettendo a disposizione le nostre buone pratiche, noi ci siamo”.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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