Sangineto e Magaddino: impegno congiunto per "Un'altra Vicenza"
Mercoledi 27 Marzo 2013 alle 15:42 | 2 commenti
"Non grilli, cicale o giaguari, siamo formichine lavoratrici e magari anche fastidiose", così Pietro Magaddino definisce il gruppo di persone unite nella lista civica "Un'altra Vicenza". Oltre a lui, ex forzista uscito in settembre dal direttivo del Pdl per dissapori con il segretario Galvanin, soprattutto personalità della società civile.
L'associazione, che ha fatto il suo esordio ad inizio anno con i cartelloni "scusa cerco un'altra Vicenza, sai dove la trovo?", adesso è pronta a spiccare il volo e a tentare di migliorare la città attraverso l'impegno politico. Il candidato sindaco, quindi, poteva essere solo un non politico come Maurizio Sangineto, per altro uno dei fondatori di "Un'altra Vicenza", che alla sua presentazione ufficiale si mostra provvisto di charme e doti comunicative. Armi queste che gli derivano dalla sua professione (tra l'altro è a lui che fa capo il portale Vicenza.com, che ha tentato con scarsa fortuna di "bucare" la notorietà anche con point fisici in centro, poi chiusi) ma ben poco capaci di nascondere che, per quanto le intenzioni siano chiare, il programma della civica è ancora in alto mare. Il suo nome viene annunciato in contrà Do' Rode di fronte alla libreria chiusa di Scapin, un simbolo dell'incapacità di chi governa di proteggere e valorizzare il patrimonio culturale vicentino dicono i due leader della nuova civica. "Ci troviamo in strada per avere una visione diversa della politica e della città ", sostiene Sangineto che si dice pronto a "rilanciare e rendere più attraente Vicenza". In che modo fare ciò si riserva di dirlo in un futuro non ben determinato, intanto spiega il significato del simbolo scelto a rappresentarli. Una croce blu con dentro la scritta "Un'altra Vicenza", per indicare "che noi non siamo nè di destra né di sinistra, siamo più in alto.. e cosa c'è in alto? La testa". Testa e faccia che Sangineto mette in gioco per produrre un cambiamento, cosa che non avrebbe mai fatto, come afferma, se Renzi avesse vinto le primarie in quanto non necessario. Ci pensa poi Magaddino a correggere il tiro precisando che il suo candidato si sarebbe messo in gioco comunque, ma in altro modo. Se, quindi, Sangineto condivide la visione politica del sindaco di Firenze, pur non essendo di sinistra, la stessa convergenza non si ripete nei confronti del M5S, perché "voler distruggere tutto senza proporre qualcosa in cambio non ha senso", sostiene il candidato. Magaddino, che dice di aver fatto un passo indietro proprio per la richiesta di cambiamento emersa dal voto nazionale. Rimarrà al fianco del candidato sindaco per mettere a disposizione la sua esperienza. Da cittadino? No, da politico navigato e quasi sicuramente anche in lista.
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Ha privato i cittadini di una partecipazione strategica che avevano nella società Autostrade s,p.a , convogliando gran parte del ricavato in asfaltature e lavori a "pioggia" ,senza una seria programmazione con adeguati controlli alla direzione dei lavori. I risultati di questi sono sotto gli occhi di tutti: strade disseminate di buche che a fatica e grossolanamente vengono riparate quotidianamente.
Si avrà modo nei prossimi giorni di evidenziare con chiarezza la "verità" sulla gestione Variati di questi ultimi anni. Al Sig. Maurizio Sangineto auguro un buon lavoro e un consiglio: sia vigile non si faccia coinvolgere in false operazioni di "facciata" che come obbiettivo hanno quello di andare alla ricerca di qualche "poltroncina".