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San Valentino, Coldiretti Vicenza: storie di giovani agricoltori, storie d’amore

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 13 Febbraio 2015 alle 15:49 | 0 commenti

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Coldiretti Vicenza - Sonia Rigo neo mamma e titolare dell’agriturismo-sociale “Da Sagraro” sui Colli Berici, Emanuela Fattori dell’erboristeria di campagna “Casale delle erbe” di Bolzano Vicentino, Tommaso Simionato dell’azienda bio “Alla Rotonda”, Diego Grinfan dell’omonimo allevamento avicolo di Orgiano, Davide Nicoli allevatore di razza Rendena nella Malga Serona a Caltrano, Valentino Zecchinati con la stalla a Rotzo, Enrico Pegoraro viticoltore di Mossano, Massimiliano Gnesotto di Malgasiago, guida ambientale e coltivatore di zafferano ad Asiago e Ngoc Phan Ong del caseificio “Le Fosse” di Bizzotto.

Sono soltanto alcuni dei giovani vicentini (la delegazione più numerosa) partecipanti all’edizione 2014 dell’Oscar Green, il premio di Coldiretti che riconosce la miglior gioventù dei campi. Anche loro sono tra i protagonisti di agricoltura 2.0, quella di nuova generazione, che in tre anni ha fatto tornare nei campi circa 2.500 imprenditori agricoli under 40 finanziati dal Programma di sviluppo rurale 2007-2013, a fronte di oltre 3.000 nuovi agricoltori veneti. Giovani, pieni di buona volontà ed in alcuni casi fortunati, perché hanno trovato un lavoro e, talvolta, anche l’amore. Meritano attenzione la storia di Massimiliano (Asiago) e Phan (Villaverla). Dopo un'esperienza di studio e lavoro in Svizzera, Massimiliano è tornato in Italia per amore e per dar vita nell'Altopiano di Asiago ad un'esperienza unica per questo territorio. La sua azienda nasce nel 2012  e in questi anni  ha messo a frutto quanto appreso nel periodo vissuto all'estero, armato di una vision chiara, con un business plan solido e supportato dalla passione e dall'amore per il territorio in cui vive, per rendere tangibile lo stile e la cultura d'impresa. Vera novità nel panorama locale è lo zafferano del genere Crocus, le cui peculiarità di colore, sapore ed odore sono date solamente dalle caratteristiche pedo-climatiche. Oltre ad essere abilitati come Fattoria Didattica, il fatto di avere la licenza di Guide Naturalistico-Ambientali della Regione permette di uscire dai confini aziendali facendo vivere concretamente la sinergia tra l’uomo, gli animali e l’ambiente. Per amore a Vicenza arriva anche Phan Ngoc Ong, che sposa Ivo Binotto e diventa mamma di due figli. Il marito titolare dell’azienda ereditata dal padre ha sempre fatto l’allevatore. Con il tocco decisivo della moglie orientale oltre alla stalla decidono di realizzare un laboratorio per fare formaggi ed insaccati, dando vita ad un circuito chiuso di produzione. Nel caseificio vengono prodotti 450 qli di formaggi freschi e stagionati (pressato, allevo, erborinato, stracchino, caciotte, tosella). E dall'incontro con lo chef e tecnologo alimentare Alessandro Tannoia, con il quale vengono proposte giornate formative ed informative per i propri clienti, nasce il formaggio con caglio di cardo vegetale per i vegetariani o per persone con problemi alimentari. Oltre al latte viene lavorata la carne di suino per salami, sopresse e salsicce. Nel piccolo spaccio vengono venduti altri prodotti come uova e verdure ed altri prodotti di Campagna Amica. Phan è il motore dell'attività di marketing e di vendita aziendale, volto e sorriso dell'azienda, che si rivolge ad un pubblico di famiglie e giovani oltre che alla vicina comunità americana.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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