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Salute Mentale, Giovanni Paolo Ramonda della Comunità Papa Giovanni XXIII: "in Veneto accogliere è sempre più difficile"

Di Note ufficiali Martedi 9 Ottobre 2018 alle 22:42 | 0 commenti

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Il 10 ottobre si celebra la Giornata Mondiale della Salute Mentale. Promossa dall'Organizzazione Mondiale della Sanità e dalla Federazione Mondiale della Salute Mentale, la giornata intende richiamare l’attenzione sui disturbi mentali e sugli effetti che producono sulla vita delle persone. In occasione dell’edizione 2018, dedicata ai più giovani (Young people and mental health in a changing world), la Comunità Papa Giovanni XXIII lancia un appello - in questa nota stampa - per quanto accade nella Regione Veneto.

«In nome della razionalizzazione delle risorse viviamo grosse difficoltà nel proseguire l’accoglienza di giovani con disabilità grave, al compimento del diciottesimo anno d’età: la sempre maggiore suddivisione delle competenze fra comparto sanitario e comparto sociale determina spesso l’inserimento di questi ragazzi in strutture sanitarie», spiega Giovanni Paolo Ramonda, Presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII.
Al raggiungimento dei 18 anni scattano in alcune situazioni l'interruzione del pagamento delle rette da parte delle Ausl, e l'indicazione di trasferire gli accolti dalle case-famiglia alle strutture sanitarie. È capitato che le Ausl abbiano imposto di inserire persone con disabilità o problemi di salute mentale in struttura sanitaria anche dopo 30 anni di accoglienza in una casa-famiglia, dove l’accolto ha vissuto gran parte della propria esistenza accompagnato da una vera mamma e da un vero papà.
Sottolinea Ramonda: «In una Regione Veneto che è sempre stata all’avanguardia dal punto di vista socio-sanitario fa riflettere il fatto che succedano tali cose senza che si tenga conto del progetto di vita delle persone coinvolte, per di più con il marcato aggravio di costi che l'inserimento in strutture sanitarie comporta per le casse dell’Ente pubblico. Chiediamo alla Regione un confronto per individuare possibili soluzioni al problema».
La Comunità ha organizzato un convegno regionale il 9 novembre a Padova, Oltre la Gabbia del disagio, per presentare come la casa-famiglia multiutenza sia una risposta integrata al bisogno di cura e relazione. Per informazioni: 347.2628969.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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