Saldi estivi a Vicenza, interviene Federmoda
Venerdi 4 Luglio 2014 alle 12:30 | 0 commenti
Confcommercio Vicenza - Vicenza aspetta l’avvio della stagione dei saldi estivi, che secondo la normativa regionale è fissata per domani sabato 5 luglio 2014 e proseguirà nelle otto settimane successive. A dire il vero, mai come quest’anno, complice il perdurare del calo dei consumi, nei giorni che hanno preceduto l’inizio ufficiale delle vendite di fine stagione si sono moltiplicate le iniziative di promozione dello shopping attuate dai negozianti, con inviti, sms, e-mail, ecc.
Sul tema, il presidente di Federmoda Vicenza, Matteo Garzaro non ha mancato occasione per stigmatizzare un simile comportamento e per difendere, invece, la validità della formula tradizionale, che prevede l’inizio della stagione degli sconti secondo un calendario prestabilito. “I saldi – spiega Garzaro – rimangono un’occasione interessante di acquisto per i clienti e di vendita per i negozianti. Sicuramente conservano la particolarità di essere un’operazione di marketing efficace a “costo zeroâ€, soprattutto per i tanti negozi di vicinato che, a differenza dei grandi gruppi, non possono permettersi dispendiosi battage pubblicitari. In sostanza, si sfrutta il traino naturale che deriva dall’evento delle vendite di fine stagione per incrementare la clientela e gli incassi. Ovvio, che tale effetto viene mitigato da chi non rispetta le regole ed inizia ad applicare sconti sui prodotti in vendita ben prima dell’inizio dei saldi. Se in tempi di magra, un simile comportamento può essere giustificato dalla necessità di fare cassa, è altrettanto vero però che tale pratica “droga il mercato†a danno di chi invece rispetta le regoleâ€.
E se la prima regola è quella di attendere il periodo ufficiale dei saldi, vi sono altre indicazioni che vanno rispettate, come: indicare in modo chiaro e leggibile il prezzo di vendita del prodotto, con il prezzo originario, la percentuale di sconto, il prezzo scontato in euro; consentire al cliente la prova dei capi in vendita per verificare la corrispondenza della taglia. Inoltre, in occasione dei saldi, la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato rientra nella discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. In questo caso, scatta l'obbligo per il commerciante  della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
Le vendite di fine stagione rimangono un’occasione per i consumatori di acquistare con sconti vantaggiosi, anche capi di qualità , con percentuali di sconto che prevedibilmente partiranno alte, da un minimo del 30% al 50% fin dai primi giorni. “Continueremo ad attivarci affinché i saldi mantengano questa caratteristica e rispettino l’originaria funzione di vendite a prezzi scontati perché di fine stagione – spiega il presidente di Federmoda Vicenza, Garzaro -. Diversamente, se si desse il via libera alle promozioni tutto l’anno, la corsa al prezzo più basso comporterebbe necessariamente la diminuzione della qualità della merce proposta nei negozi, a tutto vantaggio delle produzioni provenienti dal sud est asiatico. Credo che questo scenario non convenga a nessuno e che sia doveroso fare il possibile per mantenere nei nostri negozi il made in Italy. Soprattutto non conviene a quei clienti accorti, e sono la maggior parte, che puntano sì a spendere meno, ma anche a spendere beneâ€.
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