Quotidiano | Categorie: Politica

Sala e la questione della prostituzione

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 12 Ottobre 2013 alle 19:12 | 0 commenti

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Irene Rui, Forum delle donne di Rifondazione Comunista Vicenza - L'Assessora Sala dichiara sui media che “la prostituzione non si combatte senza risorse”, e noi vorremmo fare presente all'Assessora, che non la si combatte nemmeno con le risorse. Il lavoro delle Sexworker è vecchio come il mondo e ha radici ben radicate, nessuno è riuscito a metterlo in soffitta e quanto meno ci riuscirà la giunta Variati.

Tant'è verro che la repressione messa in atto dalle amministrazioni vicentine e in primis da quella di Vicenza, non hanno avuto frutti per i proibizionisti positivi. Tutt'altra cosa se l'Assessora si riferiva allo sfruttamento della prostituzione, che quella sì va combattuta, ed è comunque poco presente nelle strade della città, essendo che le rumene e le slave a quel che si dica, lo fanno per libera scelta, così come le domenicane. Lo sfruttamento lo si può trovare nei nightclub, in alcuni club a tema o nelle “case chiuse” occulte, quelle che qualcuno vorrebbe legalizzare. Il cosiddetto zoning cui l'Assessora fa riferimento, di fatto non lo è mai stato, anche perché nato per emarginare il lavoro sessuale la dove non doveva dare fastidio a nessuno e nascosto al buio. Severamente l'Assessora vuole uno zoning, proponga un'area più consona, dotata di servizi e che garantisca sicurezza ai lavoratori e alle lavoratrici del sesso, un'area più fruibile, meno buia e isolata, visto che molte prostitute preferiscono lavorare in zona rossa considerata più sicura per la loro incolumità. Se l'amministrazione vuole risolvere la questione del disaggio dovuto a questo lavoro, si faccia promotrice di una riforma della Merlin, che permetta non la riapertura delle “case chiuse” e la cancellazione degli articoli di tutela della privaci delle lavoratrici e dei lavoratori del sesso, ma la possibilità che i/le Sexworker possano consociarsi e gestire un centro per le prestazioni sessuali, controllato tramite un contratto del lavoro nazionale del lavoro sessuale con regole precise, in cui siano definiti i compensi, la quantità di marchette, e vi sia un controllo sanitario, senza la schedatura in tutela della privaci e ledere il diritto fondamentale della persona.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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