Sala Bernarda, a Beppino Mattiello sembra una gelateria con intrattenimento jodel
Domenica 19 Febbraio 2012 alle 18:45 | 0 commenti
Riceviamo da Beppino Mattiello e pubblichiamo
"De gustibus....". Sarà pure l'opera di una archistar, ma la prima impressione che ho avuto ieri entrando in sala Bernarda è stata quella di trovarmi in una gelateria. Il connubio tra legno chiaro e alluminio mi portava proprio in quella direzione. In fondo alla sala, un bancone chiaro rialzato, dal quale, sul gradone più alto, el paron del locale, cercava, sporgendo la testa a destra ed a manca, di farsi vedere dai clienti perché lo schienale di altezza gotica dello scranno sottostante del gelataro capo lo nascondeva quasi completamente alla vista.
Graziosi archi in profilato tubolare di alluminio incorniciano, poi, il disimpegno sinistro della sala. Mancano solo i fili di ferro tesi e le piantine di rampicanti e si potrebbe pensare di ricavarne un leggiadro pergolato. L'unica cosa che stride nel locale è un "anacronistico" soffitto a cassettoni cinquecentesco che probabilmente un'altra archistar provvederà a rendere compatibile magari isolandolo con una "opportuna" controsoffittatura. L'impianto audio merita, poi, una citazione particolare: le voci degli oratori librandosi nell'aere, rimbalzano sulla marmorina delle pareti e, riverberandosi tutto intorno in vorticose mescolanze, producono un simpatico effetto "jodel" come quello dei canterini tirolesi.
Soprintendenzaaa!
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