Sagra padana a Schio: Bossi visto da Ciambetti
Sabato 21 Agosto 2010 alle 01:45 | 0 commenti
Riceviamo dall'assessore regionale Roberto Ciambetti (Lega Nord, nella foto VicenzaPiù a Schio il primo a sx) e pubblichiamo in esclusiva .
La politica che nasce dal dialogo e dal confronto, tra e con la gente non è morta: questa è la vera lezione che si respirava a Schio alla festa della Lega con Umberto Bossi giovedì.
Straordinaria partecipazione di popolo, momento di confronto, Bossi che parla, spiega la situazione ma sente con il suo straordinario intuito anche il polso della sua gente.
Politica vera, semplice, onesta: la Lega è sempre la Lega, dice quello che fa e fa quello che dice. Chi c'era ieri sera a Schio ha capito perché siamo diversi dalle altre forze politiche, ha capito anche che il federalismo non si tocca e che la manovre degli immobiliaristi dell'immobilismo monegasco sono destinate a infrangersi.
Una valanga di voti deve sommergere gli speculatori della politica, coloro che, alle esigenze della gente, delle aree produttive, di chi vive del proprio lavoro, antepongono il loro personale interesse. Bossi ha dato dei messaggi chiari, plaudendo la strada imboccata da Zaia e dando il suo alto appoggio alla proposta fortemente autonomista dello Statuto del Veneto.
Le parole del nostro segretario federale sul Veneto, sulla straordinaria forza del nostro popolo che non è mai stato italianizzato, sono la più bella smentita verso coloro che hanno sempre detto che il Veneto svolge un ruolo marginale nel progetto leghista e motivano ancor di più la nostra gente, che non a caso ieri era stretta attorno al suo segretario federale e a Gian Paolo Gobbo, in maniera schietta e sincera, spontanea: siamo l'unico vero partito popolare, del popolo, per il popolo.
Roberto Ciambetti
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