Sabato 31 installazione opera monumentale di Iler Melioli: Grande Ondosauro
Venerdi 23 Marzo 2012 alle 07:44 | 0 commenti
 
				
		Yvonneartecontemporanea - Sabato 31 marzo alle ore 18.00 presso la Loggia del Capitaniato in piazza dei Signori a Vicenza Yvonneartecontemporanea inaugura l'installazione dell'opera monumentale di Iler Melioli GRANDE ONDOSAURO. Conferenza dell'artista e presentazione del catalogo.
La mostra personale di Iler Melioli da Yvonneartecontemporanea a Vicenza, presentata da Renato Barilli, prevede la collocazione di un'opera monumentale dell'autore emiliano in uno spazio pubblico del centro storico di Vicenza (foto: Iler Melioli, Grande Ondosauro, acciaio inossidabile lucido e granito, 780 x200x80cm - 2005).
Il maestro ha suggerito come luogo elettivo in cui collocare l'opera,  la Loggia del Capitaniato di Andrea Palladio. Uno spazio architettonico  espressivo di una visione antropocentrica rinascimentale in cui  inserire un grande ondosauro in acciaio inossidabile che misura  cm780x200x80. L'ondosauro di Melioli delinea una grande curva di Gauss,  una figura emblematica che bene rappresenta sul piano simbolico la  cultura relativistica e postmoderna del nostro tempo. Due grandi modelli  a confronto, uno rinascimentale e uno postmoderno, in un rapporto  dialogico ricco di suggestioni .
Nel catalogo della mostra scrive  Renato Barilli: "Il nostro Iler appartiene a una generazione che intende  praticare una sorta di sintesi hegeliana tra due estremi opposti, il  troppo di rigore ad angolo retto del Minimalismo, il troppo di  concessione al colorismo e all'ornamento dell'ondata successiva. Veniamo  qui a verificare questi caratteri di superamento, o contemperamento  reciproco, dei due estremi. Certamente questo dinosauro sui generis  ostenta una  specie di colonna vertebrale degna appunto di un gigantesco  animale preistorico, dove tuttavia le inevitabili imperfezioni della  sostanza organica vivente sono riveduti e corretti in senso  ingegneresco, come se fossimo in presenza di una cancellata, di un muro  di sbarramento. E tuttavia, questa valenza regolarista non è confermata  fino in fondo, in quanto la cresta di questa spina dorsale o cassa  toracica o muro di cinta si conforma al bellissimo ed elastico andamento  di un'onda, che è un pattern assolutamente alieno all'universo  dell'inorganico e dei metalli, mentre caratterizza, da un lato, le  manifestazioni della vita,  tanto animale quanto vegetale, e dall'altro,  l'universo oggi assolutamente dominante dell'elettromagnetismo, col suo  svolgimento nell'elettronica. Non per nulla la metafora di base per  caratterizzare tutto questo ambito è proprio di "onda" elettromagnetica.  Si potrebbe dire dunque che in questo sauro di nuova generazione si  conciliano davvero i due cicli su cui si era retta e si regge la nostra  civiltà, il meccanico e l'elettronico. Qualcosa di simile si troverebbe  nel maggiore architetto vivente, il catalano Calatrava, a dimostrazione  che gli artisti non agiscono mai da isolati ma colgono in ogni caso uno  Zeitgeist che li porta a soluzioni assai prossime. Non c'è  contraddizione tra l'attuale presenza in una galleria privata, costretta  ad attenersi ai formati ridotti, e un auspicabile destino di opera  pubblica. Si delinea un fertile rapporto di sussidiarietà,  il privato  dà all'artista i mezzi per sperimentare e abbozzare, ma poi dovrebbe  intervenire il momento pubblico per consentire la realizzazione vera e  propria a scala monumentale."
Iler Melioli (Reggio Emilia,  1949) rappresenta uno dei ritorni alla materia e alla castità delle  forme, chiamato New Geo. In reazione all'accentuato soggettivismo del  neo-espressionismo, all'inizio degli anni ottanta risorge negli Stati  Uniti e in Europa una nuova astrazione geometrica, che usa o adatta  liberamente l'arte non figurativa di matrice concettuale, programmatica e  assemblativa degli anni sessanta-settanta. Questa tendenza, che include  artisti molto diversi per formazione e lavoro, acquista per la prima  volta visibilità nel 1984 a Documenta 8 a Kassel. Definita sin dalla  metà del decennio con il termine di Neo Geo (abbreviazione di neo  geometric conceptualism), essa è caratterizzata da freddi e impersonali  assemblaggi composti da reali prodotti commerciali e da oggetti propri  dell'immaginario quotidiano della cultura moderna, presentati tout court  come opere d'arte di una bellezza senza tempo; oppure da raffigurazioni  geometriche giocate sull'accostamento di tonalità cromatiche o di  effetti "optical", che donano alla superficie pittorica l'illusione di  forme in rilievo; dalla combinazione di tecniche, materiali e oggetti  provenienti dalla contemporanea civiltà tecnologica e dai mezzi di  comunicazione di massa. Minimo comune denominatore di questa ricerca  formalmente eterogenea è l'appropriazione postmodernista di forme e  linguaggi preesistenti della storia dell'arte, mutuati dalla colorfield  painting, dal nuouveau réalism, dalla pop e optical art, dal minimalismo  e dall'arte concettuale.
Con la pubblicazione AnniNovanta (ed.  Mondadori), Renato Barilli storicizza la ricerca di Melioli nel quadro  del neominimalismo accanto al gruppo della East Coast americana formato  da Jeff Koons, Haim Steimbach e Peter Halley, oltre ad altri autorevoli  esponenti europei quali John Armleder, Gunther Forg, Stefano Arienti e  Umberto Cavenago.
MOSTRA:	Iler Melioli - Grande Ondosauro
DESCRIZIONE:		Allestimento pubblico nella Loggia del Capitaniato - piazza dei Signori - Vicenza
CURATORE		Galleria YvonneArtecontemporanea
INTERVENTO CRITICO 	in catalogo: Renato Barilli
INAUGURAZIONE: 	sabato 31 marzo 2012 ore 18.00 presso la Loggia con introduzione dell'artista
PERIODO: 		31 marzo 2012 - 22 aprile 2012
SEDE PARALLELA: 	CHE OSPITA UNA MOSTRA PERSONALE DI ILER MELIOLI
YvonneArtecontemporanea
			Contrà Porti, 21 - 36100 Vicenza
			Tel. 393 9060790 email: [email protected]
			www.yvonneartecontemporanea.com
ORARI GALLERIA: 	Martedì - Sabato 15.30 - 19.30
CATALOGO DISPONIBILE CON TESTI DI RENATO BARILLI
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