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S. Pio X, residenti allarmati: sempre più pakistani, il quartiere muore

Di Andrea Fasulo Domenica 1 Novembre 2015 alle 16:34 | 0 commenti

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Hanno aperto negli ultimi anni sempre più attività commerciali, vivono negli appartamenti della zona anche in 12-13 per ogni alloggio, soprattutto i residenti notano che c'è pochissima o nessuna interazione tra loro e gli italiani. A S. Pio X, soprattutto tra via Belli e via Tornieri, la comunità pakistana è sempre più numerosa: da un punto di vista di ordine pubblico la situazione sembra sotto controllo, ma ora i residenti si dicono preoccupati: "il quartiere muore, i vecchi negozi di vicinato stanno chiudendo, nascono solo attività gestite da stranieri che hanno clienti quasi solo della loro stessa comunità".

Ora sono i pakistani, ma qualche anno fa erano i romeni. E gli italiani dove vanno? Nei grandi centri commerciali, dove tutto è a portata di carrello in un'unica zona circoscritta. Sono soprattutto i commercianti italiani del quartiere a lanciare l'allarme. Ma per qualcuno che dice che il quartiere muore qualcun'altro potrebbe sostenere che "si trasforma".
Ma qui non piace soprattutto quella che viene vista come una mancanza di regole. Un bazar che vende un po' di tutto ha un grande ombrellone che deborda oltre i limiti del marciapiede con merci esposte in stile mercato all'aperto. Una famiglia allargata della zona ha aperto un call center, poi il bazar, poi un altro call center. Ci sono negozi di barbiere sempre gestiti da pakistani e altri se ne prevedono in apertura nel raggio di poche decine di metri. Diversi clienti si allontanano dai negozi italiani perché si sentono poco sicuri. Ma sarà solo una percezione? Qualche tempo fa c'era stato il caso di una rissa con accoltellamento fuori da un bar gestito da cinesi, ma da allora più niente. "Non ci interessa da dove vengono, di che paese sono, ma molti qui dicono che sono maleducati e arroganti" continua una residente. "Il quartiere si è impoverito, c'è gente che vuole vendere e molti sono già andati via, in alcuni stabili ci sono problemi di convivenza". Un fatto che certamente non riguarda solo S. Pio X. Certo fa sensazione pensare a 12-13 persone in un solo appartamento, ma bisogna anche notare che, secondo i regolamenti comunali, la superficie calpestabile utile per un appartamento (con bagno) è di 6 persone fino a 110 mq, ma può aumentare se si va oltre quella superficie. Quindi dipende da quanto grande è l'alloggio. Per ogni persona in più di solito si richiedono 10 mq.
Certo il quartiere si è trasformato. In via Tornieri fino a pochissimi anni fa c'erano uno studio medico, un'argenteria, un negozio di alimentari, un negozio di gioielli e oreficeria, una macelleria. Tutti scomparsi. Se è certamente vero che il cambiamento non si può fermare è vero anche che le regole, uguali per tutti, possono essere fatte rispettare. Per il bene di italiani e stranieri.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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