Rotatoria di Montebello salverà vite, il sindaco Cisco a Chisso: non erano etici i ritardi
Venerdi 22 Febbraio 2013 alle 12:45 | 0 commenti
Poco più di un milione di euro, la vita che scorre su una lingua d'asfalto indiavolata, una rotatoria per spezzare quell'incantesimo di terrore. Il progetto per la rotatoria di Montebello è stato finalmente definito nella tavola rotonda che il sindaco Fabio Cisco ha voluto con Vernizzi, con il consigliere regionale Toniolo e con l'assessore ai lavori pubblici del Veneto, Renato Chisso. Entro aprile progetto definitivo, nel 2014 il via alla gara d'appalto perché al momento non ci sono voci in bilancio che giustificano la spesa.
È un impegno firmato dall'assessore regionale, lui stesso consapevole di quanto sia importante la realizzazione della rotatoria: per la viabilità e soprattutto per la serenità di tante famiglie. Ormai è una questione sociale, se non addirittura una piaga ed ogni secondo di tempo perso potrebbe costare vite umane: "È fondamentale portare il progetto a definizione, entro aprile dovrebbe essere definitivo ed entro settembre esecutivo - spiega Renato Chisso - Non stiamo parlando di centinaia di milioni di euro, ma di una spesa che sfora appena il milione di euro. Ad oggi non abbiamo il bilancio approvato, ma alla fine i soldi si trovano". Ecco, appunto, alla fine. Tra un anno o poco più, se non ci sarà alcun intoppo di natura burocratico-amministrativa, l'opera sarà avviata. Ma resta un interrogativo inquietante: perché s'è dovuto aspettare così tanto tempo per un intervento tutt'altro che costoso? Sono anni che il sindaco di Montebello, Fabio Cisco, si batte per risolvere la questione. Ed ora che ha ricevuto garanzie non intende fare polemiche, pure perché appartiene alla stessa schiera politica che governa la Regione e soprattutto perché farebbe un autogol criticando adesso che la situazione s'è sbloccata: "La sensazione - spiega il primo cittadino di Montebello - è che sia stato raggiunto un piccolo traguardo ed è una soddisfazione che porto a casa a nome di tutta la comunità . Quell'incrocio è di una pericolosità estrema e più volte ho fatto presente la situazione all'amministrazione regionale perché si passasse una mano sulla coscienza". Niente staffilate, però una frecciatina Cisco la lancia: "Non è etico che questa situazione perduri nel tempo. La Regione s'è assunta l'impegno di mettere l'opera in bilancio e noi finalmente vediamo la fine di un tunnel di paure. Ormai non parlo nemmeno più in vesti di politico, non potendomi ricandidare tra un anno. Intervengo come cittadino e siccome voglio viverci a Montebello con la maggiore serenità possibile la promessa che l'opera si farà in tempi brevi mi dà sollievo".
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