Rotatoria Borgo Scroffa, pioppo: presentato progetto alternativo. Variati torni sui suoi passi
Martedi 7 Dicembre 2010 alle 17:30 | 0 commenti
Franca Equizi, Unione Comitati Salvaguardia del Territorio - Nei primi mesi del 2004 l'allora assessore Cicero, vista la chiusura del distributore di via Ceccarini, sottopose alla Giunta un suo progetto di riqualificazione dell'intera area che prevedeva la realizzazione di una rotatoria a Borgo Scroffa. L'area dei distributore fu acquistata però da un privato e il progetto accantonato.
Nel luglio 2007 il sindaco Hüllweck e l'assessore Zocca, approfittando dell'assenza di Cicero, fecero approvare in Giunta l'attuale mini rotatoria. I proponenti vollero in tal modo salvare dalla mannaia il pioppo secolare. Il 12/07/2007 Cicero in consiglio comunale disse: "Nel tentativo di salvaguardare un pioppo esistente di grandi dimensioni, gli uffici hanno studiato l'attuazione sperimentale di una rotatoria compatta di forma ellittica realizzata di recente. A fine del periodo sperimentale, luglio o settembre 2007, si provvederà all'istituzione definitiva della stessa."
Con l'amministrazione Variati, Cicero, candidato sindaco sconfitto dalla competizione elettorale e ora entrato in maggioranza, ottiene l'incarico di consigliere delegato alla mobilità e vuole a tutti i costi eliminare l'albero secolare con l'inspiegabile appoggio del sindaco. Non capiamo quali interessi inconfessabili ci siano dietro la volontà di por fine alla vita del povero pioppo, ma sicuramente non devono essere di poco conto visto il comportamento irremovibile anche dell'attuale amministrazione. Ricordo il motto elettorale di Variati "con me sindaco una città più verde". Oggi noi presentiamo pubblicamente un ulteriore progetto alternativo mostratoci domenica scorsa da un ex dipendente di un ufficio tecnico pubblico, del quale non ricordiamo il nome, che prevede la realizzazione della rotatoria e la salvaguardia del pioppo nero secolare.
Chiediamo al sindaco di tornare sui suoi passi, come fece a suo tempo Hüllweck, e di riprendere il vecchio progetto salvaguardando l'albero.
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