Ronzio d'Api
Domenica 12 Maggio 2013 alle 00:33 | 1 commenti
Da VicenzaPiù n. 253, Bassano Più n. 15 e SchioThienePiù n. 3 in distribuzione e sfogliabili comodamente dagli abbonati online. Â
L'associazione delle piccole e medie imprese stacca una sorta di ticket mediatico a beneficio della giunta comunale di Vicenza. Ma dai corridoi di viale Crispi intanto emergono timori e incognite: a partire dall'uso dei fondi per l'università bericaÂ
Quando a metà aprile il presidente di Apindustria Flavio Lorenzin ha sottoscritto quell'accordo col comune di Vicenza i membri del consiglio direttivo dell'associazione dei piccoli imprenditori hanno salutato con favore l'iniziativa; anche per il lustro che la stessa comporta. Ma pare che nel frattempo dalle parte di via Crispi si sia levata qualche perplessità .
Ma per un portale del genere dedicato alla promozione turistica non c'è già quello del consorzio di promozione turistica Vicenzaé? E non c'è poi anche quello della Regione Veneto che comunque promuove anche il Vicentino. Come saranno spesi quei soldi che stando alle dichiarazioni di stampa saranno in capo al budget dell'associazione? A chi sarà affidato l'incarico e quanto costerà veramente? C'è il rischio che il tutto non sia stato concepito come un semplice tributo di visibilità all'attuale giunta?
Vicenzapiu.com in un lancio del 9 aprile 2013 riporta le dichiarazioni del presidente di Apindustria Flavio Lorenzin: «Crediamo molto in questo progetto... per lo sviluppo non solo del turismo ma anche del tessuto economico della nostra provincia; e in associazione abbiamo le risorse e le figure adatte per portare avanti il progetto. Come facciamo noi infatti quando ci spostiamo per lavoro, così fanno anche i nostri clienti e fornitori quando vengono da noi: dedicano un giorno agli affari e cercano di ritagliarsene un altro da dedicare alla visita delle città in cui si trovano». Gli fa eco il sindaco di Vicenza, il democratico Achille Variati: «Il turismo sarà sempre più determinante nel creare ricchezza, opportunità e crescita per il nostro territorio... Nel passato ci siamo dedicati più spesso all'intrapresa che al turismo, ma in epoca di crisi è il turismo che torna ad essere di grande attualità . Le prossime amministrazioni dunque sempre di più dovranno puntare su questo settore, con capacità anzi di anticipazione degli eventi».
Un chiarimento sul fatto che nelle intenzioni www.turismo.vicenza.it non sarà il solito doppione interviene il consigliere comunale con delega alla innovazione Filippo Zanetti (Lista Variati): «Il valore aggiunto di questo nuovo portale... sarà il carattere di complementarietà rispetto a tutti gli altri strumenti on line che offre la città . Non vuole infatti essere l'ennesima iniziativa, ma il punto di convergenza, organizzato e curato, di quelle esistenti». Ma perché non implementare il tutto in un'unica e più attrezzata piattaforma come fanno in Francia per esempio? Questo Zanetti a metà di aprile non lo ha detto. Ma intanto in seno ad Apindustria i dubbi si moltiplicano.
Dal passato recente infatti emerge proprio una seconda questione sospesa che riguarda il cosiddetto Progetto Università 2009. A partire da quell'anno infatti Apindustria chiede ai suoi associati un piccolo contributo per una iniziativa che nel volgere di alcuni mesi si dovrebbe concretizzare in un sostegno alle attività universitarie nel capoluogo berico.
Secondo una serie di rumors usciti da Galleria Crispi infatti la questione peraltro era stata affrontata proprio da Api durante una delle ultime assemblee del 2012 quando alcuni associati chiesero conto dell'esito del progetto e dei fondi ad esso assegnato. All'epoca si registrò la risposta della vicepresidente Maria Menin (che per di più ricopre la carica di amministratore unico di Aim Valore Ambiente; il che evidenza una liason con palazzo Trissino), sua la delega alla formazione. La quale se ne uscì con una risposta considerata sibillina da alcuni suoi. In soldoni i fondi del progetto (al momento l'entità è incerta) sono bloccati perché «l'Università continua a richiedere... un impegno da parte dell'associazione» senza considerare un utilizzo degli stanziamenti alternativo a quanto previsto «dal progetto originale». Ma perché si sarebbe deciso un utilizzo diverso? E perché ci sarebbe stato questo intoppo? Ha senso pensare che parte di quei fondi destinati al progetto universitario siano stati destinati al portale turismo di cui si dà notizia proprio poco prima delle amministrative di maggio?
Fra l'altro sempre durante quel periodo in Api gli associati sollevano altre perplessità . Nel mirino stavolta finisce il Centro Api servizi, la sua pesantezza a livello di bilancio e in quest'ultimo ambito gli alti costi tributati al servizio paghe rispetto alla platea delle imprese realmente servite. Una magagna che non avrebbe fatto dormire sonni tranquilli a molti associati.
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