Rom, Tosato a Sernagiotto: no corsie preferenziali per accesso al lavoro, prima i veneti disoccupati, vera emergenza
Mercoledi 24 Novembre 2010 alle 19:52 | 0 commenti
Paolo Tosato, Lega Nord -  "Parole preoccupanti mentre i sindaci lavorano nella direzione di maggiore severità ".
"Non riesco a spiegarmi le parole dell'assessore Sernagiotto che proclama l'inclusione dei Rom nel mondo del lavoro attraverso corsie preferenziali a loro dedicate. Credo non sia questo il modo di affrontare il problema di un'etnia che non vuole l'integrazione, ma soprattutto cui non possiamo dare priorità rispetto ai 130mila disoccupati già presenti in Veneto".
Il vicecapogruppo della Lega in Consiglio regionale Paolo Tosato commenta quanto dichiarato dall'assessore al sociale, che si è detto disposto, per quanto riguarda i Rom, ad "iniziare ad affrontare il problema ad esempio prevedendo corsie preferenziali per l'ingresso nel mondo del lavoro".
"Trovo le sue parole preoccupanti - dichiara Tosato -. In un momento di crisi in cui ad una ripresa della produzione si contrappone un continuo calo dell'occupazione, e in una fase in cui sono 134.162 in Veneto i senza lavoro (fonte "Cruscotto di indicatori socioeconomici" su Dati Istat, II trimestre 2010), la priorità dev'essere rivolta all'inclusione nel mercato occupazionale dei nostri giovani e dei 50enni licenziati senza aver ancora raggiunto l'età per la pensione. Ricordo altresì a Sernagiotto che la sintesi programmatica dell'alleanza tra Pdl e Lega per questa Legislatura regionale è ‘Prima il Veneto', che significa soprattutto fissare delle priorità visto e considerato il momento di crisi. Ed oggi la nostra priorità è sicuramente il lavoro per chi vive e contribuisce alla crescita del nostro Veneto, categoria in cui i Rom non mi risulta siano inclusi".
"A fronte - conclude Tosato - di una costante opera dei nostri sindaci per espellere dai loro territori i Rom che occupano abusivamente aree non adibite a capi di accoglienza, e di una politica europea che va proprio in questa direzione, trovo che le parole dell'assessore regionale al Sociale siano fuori linea e preoccupanti per quanto riguarda le reali esigenze della nostra gente".
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