Rolando: "stavolta in Ipab ce la siamo sfangata ma è poco 18.000 euro a ettaro per bacino"
Lunedi 12 Novembre 2012 alle 23:55 | 1 commenti
Giovanni Rolando, Presidente Ipab Vicenza -Â Due sole persone ospitate, ma rimane tanto da fare
Qui in Ipab di Vicenza alle Residenze di contrà San Pietro, Ottavio Trento, Pensionato S. Pietro , palazzina uffici e Centro diurno, questa volta ce la siamo sfangata. Per fortuna Il nuovo muro di contenimento interno alla via, sull'argine destro del Bacchiglione, ha retto e non ci sono stati esondazioni del fiume in quel punto e neppure allagamenti provenienti da contrà Torretti e limitrofe.
Abbiamo lavorato con il personale e dirigenti sabato e domenica per mettere in sicurezza cose e garantire, nel caso di necessità , l'incolumità dei nostri Anziani ospiti. Rialzato i computer, portato al primo piano le macchine fotocopiatrici del piano terreno, fissato le nuove paratie appositamente progettate agli ingressi degli stabili, stipato i sacchi di sabbia. Questo lavoro ci ha consentito di guardare con qualche fiducia in più alle ore che scorrevano domenica mattina e pomeriggio fino al cessato allarme. Ma che apprensione con quelle notizie che paventano la piena ai sette metri!
In Ipab abbiamo predisposto, come da richiesta comunale, i 40 posti letto con la biancheria piana, in vecchi reparti al Salvi e non più utilizzati, quelli nei quali avevamo accolto i profughi tempo fa per intenderci. Ed altri 10 letti alla Residenza di Parco Città . Come avevamo fatto due anni fa.
Questa volta solo due le persone che hanno usufruito della disponibilità di Ipab: due donne anziane non autosufficienti , una delle quali proveniente da contrà Barche. Con i pasti caldi e il pernottamento, oggi le due donne hanno fatto ritorno alle loro abitazioni.
Rimane per intero il problema della prevenzione. A Ponte degli Angeli domenica una persona mi ha avvicinato dicendomi chiaramente che non si può riconoscere la somma di 18mila euro ad ettaro: e lui di ettari ne ha più di uno nel territorio individuato per l'esproprio. Così mi diceva in tono accorato. Non so come stanno le cose ma certo l'interesse pubblico, della comunità vicentina, deve veder risolto definitivamente il problema alluvione per la nostra città e provincia.
A casa mia questa volta non abbiamo avuto gli allagamenti dei garage. Perché? Perché il Bacchiglione è esondato sull'altra sponda in prossimità di via Melette, via Monte Zebio, Viale Trento, sui campi tra il fiume e viale Diaz. Una piccola area di compensazione ci ha, per così dire, salvati. Due anni fa il fiume era fuoriuscito sulla sponda destra causando danni notevoli. Purtroppo c'è ancora da fare per mettere in sicurezza le case di Viale Trento e le tante altre delle varie zone della città . Ma il peggio stavolta è passato senza fare vittime e danni più contenuti. Non è poco. Ma si faccia presto e bene affinchè non vi siano altre volte, altri danni. Altre paure.
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