Rolando alle 5 rassicura gli anziani dell'Ipab dopo le scosse. Sette finora i morti nel Ferrarese
Domenica 20 Maggio 2012 alle 11:00 | 1 commenti
Giovanni Rolando, presidente dell'Ipab, ci racconta di persona il suo giro alle cinque nei reparti Ipab dopo le scosse notturne (di cui abbiamo riferito in diretta, ndr) e l'esito lo si può sintetizzare così: «Terremoto, meglio andare a verificare direttamente: tutto ok e ora buongiorno a tutti anche se il sonno è stato interrotto ...stanotte alle 4». Ma il racconto, anche se le luci del giorno portano un po' di sereno nella mente e tendono a rassicurare, è ancora agitato.
«Stanotte più di qualche persona è scesa in strada, alcuni in pigiama e pantofole in Via Melette dove abito e in viale Trento. Paura? Ebbene sì perche al terzo e quarto piano alcuni suppellettili sono cadute e si sono rotte, i lampadari hanno oscillato vistosamente ...»
Insomma c'è stata preoccupazione vera.
«Sì e allora alle cinque sono stato in visita alle residenze Ipab per anziani perché volevo accertarmi direttamente dello stato delle persone e delle cose, avendo appreso del sesto grado di magnitudo del terremoto. Il televideo diceva nessun danno segnalato in Emilia , ma ... ricordando quello del Friuli che fu di 6.2...!»
E allora?
«Così ho fatto un giro riscontrando tra gli ospiti e il personale uno stato di lieve agitazione ma per fortuna nessun danno. Il personale ha rassicurato gli ospiti anziani dei reparti e dopo aver verificato che non aveva subito danni neppure il campanile, a suo tempo lesionato, della chiesa di San Giuliano a porta Padova dove gli anziani ospiti si recano alla messa domenicale, sono ritornato a casa sollevato»
E, mentre Giovanni Rolando ci lascia informandoci che domattina convocherà «i dirigenti per verificare bene il piano evacuazione in caso di terremoto dopo aver appreso che una casa di riposo in Emilia è stata evacuata», il nostro pensiero non può non andare ai 7 morti nel Ferrarese (i cinque delle agenzie più due appena annunciati in tv ), ai tanti drammi e danni che il sisma ha generato. Tra questi una chiesa crollata a Buonacompra (vicino Cento) e la cui foto avevamo già pubblicato stamattina, e una fabbrica "distrutta" a Bondenoe in cui sono morti ben quattro operai.
All'alba di oggi l'Italia è stata colpita da un altro dolore dopo quello del vile attentato a Brindisi: un anno duro il 2012.
Ultimo aggiornamento alle 11.47
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