Roberto Breda rischia l'esonero, domani i vertici del Vicenza si riuniscono
Sabato 26 Gennaio 2013 alle 18:57 | 0 commenti
Non c'è più Masolo, che voleva silurarlo già dopo il ko di Vercelli. Ma la posizione di Roberto Breda non è più così stabile, come invece il Cda aveva deciso ad inizio gennaio, preferendo non prendere in esame l'agenda del dimissionario presidente. Lo stesso allenatore era stato chiaro: "Nel calcio contano i punti, si viene giudicati per quelli".Â
Il problema è che a Cesena non solo la squadra è andata sotto nel risultato, lasciandosi rimontare per l'ennesima volta. Al Manuzzi è venuta meno anche la prestazione. Anche gli equilibri di gioco, che prima convincevano, ora non convincono più. Ed allora Breda rischia di saltare. Lo stesso Paolo Cristallini, a specifica domanda, non ha opposto resistenza: "Siamo venuti meno, è stata davvero una brutta partita. C'è davvero tanto su cui riflettere". Proveranno a farlo domani i vertici societari, che si riuniranno (appuntamento nel primo pomeriggio) per discutere del futuro tecnico del Vicenza in un momento delicatissimo, col mercato in chiusura e tanti calciatori in esubero da smistare. Insomma, il quadro è tristissimo e Roberto Breda potrebbe diventare il capro espiatorio. Ha avuto il coraggio di mandar dentro tre degli ultimi quattro arrivati fin dal primo minuto, ma non la capacità di dare un assetto stabile al Vicenza: soprattutto sul piano mentale. Il Vicenza imbarca ovunque ed i numeri parlano chiaro, molto più chiaro delle dichiarazioni rilasciate nell'immediato dopogara dall'allenatore biancorosso: "Purtroppo gli errori individuali ci costano tanto. Non siamo migliorati sulle palle inattive ed è assurdo subire gol del genere. Mi riferisco soprattutto ai primi due. C'è stato un blackout di cinque minuti , ma non possiamo più concederci di regalare gol agli avversari". Il problema è che la società , prima fiduciosa, ora non lo è tanto più e forse inizia a pensare che la reiterazione degli errori sia da imputare proprio a Roberto Breda.
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