Rissa tra ragazzi nel centro di Vicenza: evento social per le "family" della città
Mercoledi 1 Febbraio 2017 alle 00:38 | 1 commenti
La rissa tra bande di ragazzi di Vicenza e Creazzo andata in scena lo scorso sabato in corso Palladio e balzata agli onori della cronaca cittadina non smette di far discutere i social. Ed in particolare su Ask.fm che l'episodio trova maggiori commenti. La formula del network, ogni profilo può decidere di porgere o rispondere ad una domanda di un altro utente, non permette una chiara ricostruzione dei fatti, peraltro già noti. Colpiscono, però, i dialoghi tra utenti, nella media adolescenti: c'è chi si schiera, chi ci prova con la ragazza carina incontrata nella bolgia, e chi si dice disinteressato; nessuno condanna. Eppure quel giorno lungo le vie del centro sono volati calci e pugni e qualcuno si è portato anche una mazza da baseball.Â
Il riassunto dell'accaduto è breve: due fazioni composte da ragazzi delle superiori, alcuni di Creazzo altri di Vicenza si sono dati appuntamento, dopo essersi scambiati ingiurie on line, in centro sabato pomeriggio. Al duello sono intervenuti circa 200 ragazzi in un'età compresa tra i 14 e i 17 anni. Qualcuno ha partecipato alla rissa ma gli altri per la maggior parte erano lì per guardare. Dopo la scazzottata, interrotta dalle volanti della polizia, c'è stato il fuggi fuggi generale, alcuni fermi, e due feriti. Un ragazzo è stato portato all'ospedale con il setto nasale rotto.
La ricostruzione dei social e in parte agghiacciante. Le bande, chiamate dagli utenti "family" coinvolte erano sicuramente più di due, tutte formate da ragazzi dei licei e istituti superiori della città . Gruppi compatti con un forte senso di appartenenza. C'è chi scrive : "Non mi interessa nulla, io sto con la mia family, hanno fatto bene". I nomi più ricorrenti sono O.G. La Baida Army, Orange e tutti gli appartenenti sembrano pronti a passare alla violenza in caso uno dei rivali si faccia avanti "...se tocchi uno di noi tocchi tutti". A colpire non sono tanto le "parolacce" i termini scurrili o l'atteggiamento sfrontato di alcune ragazze e di alcuni ragazzi sui temi sessuali, ma la pressione sociale che sembra aver portato la community ad esplodere. Nessuno vuole fare la figura del "babbo" dello sfigato, del codardo. Della rissa, anche per questo, sul social si parlava da tempo: "..Ve la siete tirata per due settimane dicendo ‘tanto non si presenteranno..." ma sabato in centro qualcuno c'era.
La storia non sembra finita. A giorni di distanza c'è ancora chi commenta, chi si schiera, chi fa i complimenti agli amici per come si sono comportati. Ogni articolo di quotidiano, ogni servizio Tg viene commentato in una continua ricerca di fama, ancora una volta nessuno condanna la violenza e di adulti nemmeno l'ombra.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.