Rissa a piazzale Bologna, Ciambetti: segnale inquietante, malavita alza sempre più la testa
Sabato 17 Settembre 2011 alle 19:52 | 0 commenti
Roberto Ciambetti, Lega Nord - "La rissa a piazzale Bologna a Vicenza tra bande di stranieri è un segnale più che inquietante". Roberto Ciambetti, assessore regionale Veneto al bilancio e agli Enti Locali spiega che "il sindaco di Vicenza si sbaglia - ha detto Ciambetti - quando dice che gli spazi per lo spaccio stanno rarefacendosi al punto tale che la malavita extracomunitaria esce allo scoperto e si fronteggia apertamente a pochi passi dal centro storico pur di conquistare gli ultimi lembi di territorio".
"Potrei rovesciare il suo ragionamento e iniziarmi a preoccupare perché, dopo le periferie, dopo le zone marginali della città , la malavita extracomunitaria organizzata inizia a sentirsi talmente sicura da far esplodere risse in pieno centro cittadino. E' accaduto a piazzale Bologna, come alla fine di luglio a Borgo Casale con la ben nota sparatoria. E lo dico senza voler forzare la polemica buttandola sulla politica: qui la politica, ora, c'entra poco, questo è un nodo di ordine pubblico che non può essere affrontato con il buonismo e malintesi sensi di solidraietà . I delinquenti sono delinquenti sono delinquenti e se s'azzuffano tra loro, a pochi passi dal centro storico, dobbiamo preoccuparci seriamente." Ciambetti poi prosegue nella sua analisi: " L'altro dato sul quale riflettere è la riprova della presenza a Vicenza città di gruppi organizzati di malavita su base etnica: non siamo dinnanzi a qualche protettore o a qualche spacciatore, a bande generiche, ma davanti a organizzazioni strutturate che non temono di regolare i conti ricorrendo alla violenza estrema. Chiaramente chi ha permesso e alimentato l'afflusso indiscriminato di stranieri - ha continuato Ciambetti - dovrebbe sentire il peso dei mancati controlli preventivi e la responsabilità dei problemi che l'azione di repressione comporta; quando si lanciava l'allarme su questi rischi, sui rischi possibili in caso di difficoltà nel mercato del lavoro con troppi stranieri sradicati e privi di fonte di reddito che avrebbero potuto diventare facile preda della malavita, si veniva tacciati per xenofobi. Usare il pugno duro e chiedere il rispetto delle leggi non significa essere intolleranti e razzisti, ma creare le premesse per una repressione dura da parte delle Forze dell'Ordine che stanno svolgendo un lavoro eccezionale, del quale dovremmo essere tutti grati. Sottovalutare gli eventi è un errore molto grave, come fu un errore tragico sottovalutare gli allarmi negli anni scorsi"
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.