Rissa a Piazza Matteotti, Abalti: scarcerati teppisti, dov'è l'indignazione di Variati?
Lunedi 19 Settembre 2011 alle 15:55 | 0 commenti
Arrigo Abalti, Capogruppo vicario Pdl - Mentre nel fine settimana la gioiosa macchina da guerra mediatica del sindaco Variati allestisce la sua autocelebrazione con la colonna sonora del maestro Morricone, in altre parti del centro storico va in scena un altro spettacolo, senza lustrini e vestiti da sera, uno spettacolo fatto di violenza e sopraffazione, tra Campo Marzo e Piazza Matteotti. Intervengono le Forze dell'Ordine, si spara. Quando e' stata l'ultima volta che la polizia ha sparato in centro storico? Non ne abbiamo memoria. Ci viene da pensare che sarebbe facile dare la colpa a Variati di tutto, e perciò non lo faremo, perché sarebbe troppo facile e perché soprattutto non sarebbe vero
Al sindaco dobbiamo tuttavia ricordare che negli ultimi tempi c'e stato un crescendo ed un moltiplicarsi di episodi di violenza, che la sicurezza in Campo Marzo e' un problema reale e che non può più essere rinviato, che Piazza Matteotti e' nel cuore della città e tra poco potremmo correre rischi anche per la classica vasca in Corso Palladio. Ci piacerebbe sapere cosa fa il sindaco rispetto alla scarcerazione avvenuta già stamattina dei due teppisti catturati, sappiamo che non e' nel suo potere intervenire, ma sappiamo anche che quando vuole sa indignarsi come nessuno a Vicenza sa fare meglio. Ci piacerebbe sapere che fine hanno fatto le forze scelte della Guardia di Finanza promesse la scorsa estate, sembrava un atto imminente ma, se sono arrivate non ce ne siamo accorti. Ci piacerebbe che si convocasse un coordinamento per la sicurezza che coinvolgesse anche gli istituti di vigilanza privati per concorrere alla prevenzione e alla dissuasione di fenomeni violenti, in città ve ne sono tanti e anche prestigiosi, perché non chiedere aiuto anche a loro?
Non vogliamo fare le Cassandre, ma la violenza sta crescendo e vediamo l'Amministrazione immobile rispetto ad un'emergenza che non e' più differibile.
Ci risponda con atti stavolta, signor sindaco, non sempre con proclami e programmi di cose future che poi non accadono mai.
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