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Rischio terremoto, disponibili 12 milioni in Veneto per mettere in sicurezza edifici pubblici

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 19 Settembre 2016 alle 17:33 | 0 commenti

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La Regione Veneto comunica che è stato prorogato alle ore 13.00 del 28 ottobre il termine, che sarebbe scaduto il 30 settembre, per la presentazione delle domande per ottenere finanziamenti da destinare alla messa in sicurezza sismica degli edifici pubblici strategici e rilevanti, ubicati nelle aree maggiormente a rischio. Lo ha disposto la giunta regionale con un provvedimento che modifica la scadenza fissata da un bando, aperto lo scorso luglio su proposta dell’assessore ai lavori pubblici, infrastrutture e trasporti, Elisa De Berti, che prevede un finanziamento per complessivi 12 milioni di euro di fondi comunitari, distribuiti in tre annualità dal 2016 al 2018, di cui potranno beneficiare gli Enti pubblici dei Comuni situati nelle zone più a rischio.

“Tutto il territorio veneto è soggetto al rischio sismico – fa rilevare l’assessore De Berti – e, oltre alla necessità di rafforzare il monitoraggio e la sorveglianza delle zone sismiche, occorre provvedere alla prevenzione dei potenziali danni con la messa in sicurezza degli edifici più esposti, tra i circa 4 mila censiti come ‘strategici e rilevanti’, ubicati nelle aree a più elevata pericolosità”.

Il bando fa riferimento al Programma Operativo Regionale (POR) FESR 2014 – 2020. La proroga è stata disposta per dare un maggior lasso di tempo agli enti interessati di presentare domanda per ottenere i contributi proprio per realizzare interventi di natura strutturale finalizzati al miglioramento o adeguamento sismico delle costruzioni di proprietà pubblica riconosciute strategiche e rilevanti nelle zone nelle quali il pericolo è potenzialmente più alto.

La domanda dovrà essere presentata alla Regione esclusivamente per via telematica.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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