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Rischio sismico, dodici milioni di euro per mettere in sicurezza edifici pubblici

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 1 Luglio 2016 alle 16:43 | 0 commenti

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Regione Veneto
“Tutto il territorio veneto è soggetto al rischio sismico: da ciò ne deriva la necessità di rafforzare il monitoraggio e la sorveglianza delle zone sismiche e di provvedere alla prevenzione dei potenziali danni con la messa in sicurezza degli edifici più esposti, tra i circa 4 mila censiti come ‘strategici e rilevanti’, ubicati nelle aree a più elevata pericolosità. Per fare questo, abbiamo avviato una prima linea di finanziamento per complessivi 12 milioni di euro di fondi comunitari, distribuiti in tre annualità dal 2016 al 2018, di cui potranno beneficiare gli Enti pubblici dei Comuni situati nelle zone più a rischio”.

A darne notizia è l’assessore ai lavori pubblici, infrastrutture e trasporti, Elisa De Berti, che ha proposto e fatto approvare dalla Giunta regionale un bando del Programma Operativo Regionale (POR) FESR 2014 – 2020, la cui azione è denominata “Interventi di messa in sicurezza sismica degli edifici strategici e rilevanti pubblici ubicati nelle aree maggiormente a rischio”.

A queste risorse si aggiungeranno ulteriori 17 milioni nel triennio successivo, sommandosi alle decine di milioni di euro che sono già state assegnate negli scorsi anni con altre forme di finanziamento.

“L’obiettivo – continua De Berti – è quello di sostenere interventi di natura strutturale finalizzati al miglioramento o adeguamento sismico delle costruzioni riconosciute strategiche e rilevanti di proprietà degli Enti pubblici che operano nelle zone nelle quali il pericolo è potenzialmente più alto”.

Nel bando sono indicati i Comuni veneti interessati, cioè quelli il cui territorio è caratterizzato, in tutto o in parte, da “un’accelerazione massima al suolo almeno pari a 0,125g”, vale a dire le zone potenzialmente più pericolose in base alla classificazione sismica nazionale.

Saranno considerati ammissibili gli interventi di adeguamento o di miglioramento di edifici, definiti strategici e rilevanti in base alla normativa vigente, di proprietà di Enti pubblici che operano nei territori dei suddetti Comuni, il cui costo sia almeno pari a 200 mila euro.

Tra le categorie di opere riconosciute ammissibili, vi sono quelle relative all’esecuzione delle opere strutturali (e relativi oneri per la sicurezza) e tutte le opere connesse, comprese quelle di finitura, di impiantistica, di consolidamento dei terreni, opere speciali nel sottosuolo, le varie spese tecniche (studi di valutazione, indagini, rilievi, onorari progettisti, collaudi, ecc.).

Ogni Ente pubblico può presentare al massimo tre domande, comprese quelle in forma associata, che dovranno essere presentate nel periodo compreso tra il 20 luglio e il 30 settembre 2016, esclusivamente per via telematica, attraverso il Sistema Informativo Unificato della Programmazione Unitaria (SIU) della Regione (pagina clicca qui).

Leggi tutti gli articoli su: terremoto, Regione Veneto

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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