Dal Veneto la spinta alla proposta di legge per il ritorno della leva militare
Domenica 6 Aprile 2014 alle 18:57 | 0 commenti
Riceviamo da Elena Donazzan, Dario Bond e Giovanni Piccoli - "Il servizio militare fu scuola di vita, fu palestra per uscire di casa per la prima volta comprendendo la parola dovere prima di diritto, aiutò generazioni di italiani fino alla leva del 1984 a sentirsi popolo, garantisce ancora oggi che vi siano centinaia di migliaia di italiani perbene, di volontari nella Protezione Civile, nella conservazione della memoria, nei tanti servizi per il bene delle nostre comunità gratuitamente. Ripristinarla è un dovere".
A dirlo in una nota congiunta sono l'assessore regionale Elena Donazzan, il senatore di Forza Italia Giovanni Piccoli ed il capogruppo di Forza Italia per il Veneto in consiglio regionale Bond, che questa mattina erano presenti a Feltre in occasione della inaugurazione di un monumento ai caduti della missione in Afghanistan del 7° Reggimento Alpini.
"Sosteniamo convintamente la riflessione che il Presidente Nazionale dell'Associazione Nazionale Alpini Sebastiano Favero ha fatto oggi e sta facendo dal giorno del suo insediamento a capo delle Penne Nere: ripristinare la leva si deve e aggiungiamo che si può". Da qui l'annuncio di Piccoli: "Presenterò una proposta di legge nei prossimi giorni per il ripristino di un servizio obbligatorio sia civile che militare, anche perché la leva, è bene ricordarlo non fu abrogata, ma sospesa e credo che a qualche anno di distanza vada detto con chiarezza che fu un errore", dice il senatore Piccoli. "Non sarà di 12 mesi ma personalmente ricordo come il CAR ( Centro Addestramento Reclute) fosse già formativo per il breve periodo in cui veniva svolto da noi giovanissimi alpini, ma valeva per tutte le armi." Aggiunge Donazzan: "Sono stata assessore alla Protezione Civile del Veneto e posso dire senza tema di smentita che se di volontari si tratta, bisogna aggiungere che la quasi totalità , al netto delle donne impegnate ora, hanno fatto il servizio di leva obbligatorio, chi negli Alpini (quasi 5000 uomini su 16mila volontari di PC in Veneto sono dell'ANA), chi nei carabinieri, chi ancora nei lagunari o nei fanti, esprienze capaci di educare al servizio civile. La leva", prosegue, "farebbe bene a tutti, soprattutto per educare al dovere, al rispetto, alla disciplina, ad essere popolo. Avevamo con il Ministro La Russa introdotto la Mini Naia su base volontaria e centinaia di giovani avevano aderito tanto che i posti non erano sufficienti. E' cambiato il Governo, è stato cancellato il finanziamento, ma non si dica che è una questione di soldi perché guardando bene la finanziaria 2014 ci sono oltre 80 milioni di euro per le associazioni che fanno servizio civile, a mio parere molto meno formativo della mini naia". "I giovani hanno bisogno di riferimenti, di valori, di messaggi educativi forti e il servizio militare è principalmente educativo", conclude Bond, "l'Italia ha bisogno di ritrovare la giusta via e di avere un po' più di schiena diritta e credo che la presenza degli Alpini dell'associazione e di quelli in armi oggi a Feltre a ricordare i nostri caduti sia un monito per ricostruire la società attorno a questi esempi".
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