Riordino delle Provincie, Zaia: "Salvata attività amministrativa dell'ente accollandoci 40 milioni". Variati: "Bene ma quei soldi non bastano".
Giovedi 1 Ottobre 2015 alle 14:14 | 0 commenti
La Conferenza Permanente Regione-Autonomie Locali che si è tenuta ieri a Venezia ha detto sì al disegno di legge regionale sul riordino delle funzione della Province. In sostanza gli enti provinciali continueranno a esercitare le funzioni non-fondamentali quali la formazione professionale, la viabilità regionale, il turismo e sopratutto la salvaguardia del personale dipendente. Per questi servizi il governo Veneto nel 2015 ha destinato 28,5 milioni di euro e 40 milioni per il 2016. "Bene la strada del decentramento, è la strada giusta - ha commentato Achille Variati nel ruolo di presidente della Provincia e di presidente dell'Upi - ma i soldi non sono comunque sufficienti a coprire le spese".
Il presidente della Regione Luca Zaia era intervenuto, sempre nella giornata di ieri, sul parere favorevole della Conferenza Permanente, pur sottolineando che la riforma voluta dal Governo è "stata fatta da cani": "Se non intervenissimo come Regione, accollandoci 40 milioni di spesa all'anno, non so come potrebbe proseguire l'attività amministrativa delle Province.".
Anche per Variati si tratta comunque di una boccata d'ossigeno, "Sopratutto per quanto riguarda la salvaguardia del personale", ha aggiunto, precisando però che "Il costo dei servizi non fondamentali è comunque maggiore". Ed è sottinteso che le Provincie, strozzate dai costi di gestione, non sono di sicuro ancora uscite dal tunnel.
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