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Rifugiati ad ovest

Di Simone Sinico Domenica 18 Novembre 2012 alle 09:49 | 0 commenti

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L'assessore Bevilacqua è soddisfatta per la buona l'integrazione dei 5 presenti ad Arzignano nonostante lo sconcerto per un episodio di presunte molestie a una giovane

Quando, a seguito della "Primavera Araba", l'emergenza profughi ha saturato i centri d'accoglienza del sud Italia, l'allora ministro degli Interni Roberto Maroni ha affrontato la questione decidendo di distribuire i richiedenti asilo in tutta la penisola. Nell'ovest Vicentino quest'idea non raccolse i favori delle istituzioni locali: "Non abbiamo spazi adatti e comunque nel nostro territorio la popolazione straniera è già molta", dichiaravano sindaci e assessori della vallata del Chiampo.

Alla fine, comunque, alcuni dei profughi sono stati accolti ad Arzignano sotto lo stato di rifugiati. Ma la vicenda di queste persone fuggite dai terribili e sanguinari teatri di guerra del nord Africa è tornata sulle prime pagine dei giornali quando uno degli ospiti di Arzignano è stato arrestato per presunte molestie a sfondo sessuale. Una vicenda, quella dei rifugiati nella città del Grifo, seguita da vicino dalla vicesindaco con deleghe ai servizi sociali e pari opportunità Alessia Bevilacqua.
Quanti rifugiati sono stati ospitati ad Arzignano?
Da inizio giugno 2011 il Comune di Arzignano ha ospitato 5 profughi di nazionalità nigeriana. Sono stati accolti in un'abitazione di proprietà comunale, nell'ex casa del custode del cimitero. Inizialmente i profughi ipotizzati dovevano essere 12 ma per Arzignano, che ha già il 21% di stranieri, il numero non era sostenibile. Così, grazie a una buona collaborazione con la Prefettura, siamo riusciti a concordare l'arrivo di 5 profughi.
Chi si è occupato di gestire i 46 euro giornalieri previsti come finanziamento per ogni rifugiato?
L'accoglienza è gestita dal Comune ed è regolata da una convenzione tra la Prefettura di Venezia e il Comune di Arzignano che introita i 46 euro giornalieri a fronte di una dettagliata rendicontazione. Il finanziamento serve per le spese dell'alloggio (utenze ecc), i tre pasti giornalieri, vestiario, l'assistenza alle persone. Per facilitare l'integrazione il Comune ha dato incarico ad una mediatrice culturale e a un assistente domiciliare allo scopo di fornire ai profughi opportuna assistenza finalizzata a rendere gli stessi autonomi nella gestione della casa oltre all'accompagnamento in caso di assistenza sanitaria. Inoltre la convenzione prevede un pocket money giornaliero a ciascun ospite di euro 2,5 che possono utilizzare per acquisto schede telefoniche, libri, giornali o altro. Abbiamo messo a disposizione anche 5 biciclette al fine di consentire loro di muoversi in città.
Come si sono trovati i rifugiati ad Arzignano e come ha risposto la città?
Arzignano come sempre quando sa essere una comunità solidale, che riesce a far squadra e dare risposte a chi si trova in difficoltà. Un esempio è la disponibilità di una grande azienda locale "la Marelli Motori" che per i primi sei mesi ha garantito pranzo e cena presso la loro mensa. Inoltre anche la Parrocchia del Duomo di Ognissanti si è adoperata per cercare un dialogo, per dare un sostegno a questi ragazzi e li ha accolti a pranzo e/o cena nel fine settimana.
L'episodio di presunta molestia cosa le ha fatto pensare?
Naturalmente l'episodio mi ha immediatamente sconvolta, non nego da assessore che ha seguito il tutto ma anche da donna un senso di rabbia e delusione; gli uffici hanno lavorato molto per l'accoglienza, per l'integrazione, il territorio aveva risposto positivamente al loro arrivo e questo fatto sicuramente ha creato molta delusione e qualche disagio visto che il cimitero è molto frequentato soprattutto da signore che vi si recano per pregare i loro cari.
L'episodio ha avuto un riflesso sugli altri rifugiati ad Arzignano?
Gli altri 4 ospiti hanno preso subito le distanze e hanno condannato la presunta azione del compagno. Abbiamo inoltre riscontrato che all'interno della casa il profugo che è stato accusato di molestie aveva un comportamento un po' particolare, poco sociale con i compagni al punto da mettere a rischio, in alcuni episodi, la buona convivenza all'interno della casa stessa.
Qual è la condizione dei rifugiati oggi?
Attualmente i profughi sono ancora ospitati dal Comune; la Commissione Territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale di Gorizia non ha loro riconosciuto lo status di rifugiati politici, hanno quindi presentato autonomamente ricorso al Tribunale di Venezia che verrà esaminato nei prossimi mesi. C'è da evidenziare che la convenzione con la Prefettura di Venezia viene prorogata di sei mesi in sei mesi finché rimane lo stato di emergenza "Nord Africa".

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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