Riforma Terzo settore, ok alla Camera e dai deputati vicentini Crimì e Ginato
Giovedi 9 Aprile 2015 alle 21:12 | 0 commenti
L’approvazione da parte della Camera dei Deputati del disegno di legge delega per la riforma del terzo settore, che ora proseguirà il suo iter al Senato, soddisfa i parlamentari vicentini del Partito Democratico, Federico Ginato "bene la strada indicata, ottimo il servizio civile universale†e Filippo Crimì "gettate le basi per il rilancio dell’economia sociale".
Ginato:
“Questo disegno di legge guarda, da un lato, ai tantissimi italiani che ogni giorno con generosità e sacrificio si spendono nel volontariato e, dall’altro, ai milioni di malati, disabili, giovani, anziani, famiglie in difficoltà che nelle associazioni trovano un punto di sostegno vitale. Dopo vent’anni si punta ad un riordino che valorizza e tutela quel volto bellissimo del nostro Paese che è il Terzo settore. Settore che è fondamentale per garantire la presenza e la qualità dei servizi di assistenza, aiuto e promozione sociale nel territorioâ€. “Fare chiarezza nel disomogeneo quadro normativo vigente è indispensabile – spiega Ginato – Il testo introduce però anche elementi di novità importanti come l’istituzione del servizio civile universale che allarga le opportunità per i giovani italiani di fare una preziosa esperienza di crescita umana e di servizio. Dare stabilità a queste forme di impegno significa togliere quella continua incertezza che ha caratterizzato il servizio civile in questi ultimi anniâ€.
Crimì:
“Con il voto di oggi abbiamo dato ufficialmente il via alla riforma del Terzo settore, pilastro  fondamentale per l’economia e la società del nostro Paese. La delega fornita al Governo non consentirà soltanto di ordinare le diverse disposizioni in materia di volontariato, cooperazione sociale, ong e onlus ma garantirà anche un Welfare partecipativo. La manovra istituisce il Codice del Terzo settore e il registro unico per la registrazione degli enti presso il Ministero del Lavoro; crea il servizio civile universale rivolto a giovani di età compresa tra i 28 e i 38 anni con lo scopo di promuovere l’attività di solidarietà ; introduce agevolazioni in favore degli enti del Terzo settore; definisce inoltre l’impresa sociale, un’impresa privata con propositi di interesse generale.†– continua Crimì – “Il Terzo settore con le sue diverse attività risponde alle istanze mosse dai cittadini che  settore pubblico e settore privato non riescono a soddisfare. I dati dimostrano che è un comparto in grado di contribuire alla crescita economica e allo sviluppo del nostro Paese, sono infatti migliaia i posti di lavoro creati, quasi 800mila persone lavorano in quest’ambito e sono 4 milioni e 700mila i volontari che a diverso titolo ogni giorno danno il proprio contributo.†– conclude Crimì – “Il Parlamento è consapevole dell’importanza dell’economia sociale e continuerà a lavorare per consentirne un forte rilancio.â€
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