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Costantino Toniolo, NCD - "L'accordo raggiunto per arrivare alla riforma elettorale per le elezioni politiche e limitatamente alla Camera dei Deputati, è un passo avanti significativo. Spero che possa essere ripresa in considerazione la questione delle preferenze inizialmente accantonata. mentre per il Senato è in ballo la riforma Costituzionale che dovrebbe istituire il Parlamento delle Regioni!" 

Lo afferma Costantino Toniolo (NCD), presidente della Commissione Affari istituzionali e bilancio del Consiglio regionale del Veneto dopo aver appreso le notizie provenienti da Roma e da Siracusa: da un a parte l'Italicum va in aula e dall'altra il Presidente del CdM afferma che sulla riforma del Senato si gioca la sua credibilità.

"Sono convinto che i cittadini debbano e possano scegliere i loro rappresentanti a Roma come scelgono i Sindaci e i consiglieri comunali e regionali e i deputati europei", insiste Toniolo enfatizzando l'importanza della preferenza nel segreto dell'urna.

"Per quanto riguarda il Senato il Capo del Governo si è impegnato a giungere alla riforma che porta a palazzo Madama quella che possiamo definire il parlamento delle Regioni e delle autonomie", sottolinea Toniolo. "Nella logica della spending review un Senato che di fatto è il doppione della Camera dei deputati è un costo in termini diretti e per i tempi di gestione raddoppiati dei provvedimenti legislativi".

"Quando i senatori saranno di fatto i Presidenti delle Regioni, i Presidenti dei Consigli regionali, alcuni consiglieri votati dalle assemblee regionali e forse anche i Sindaci delle grandi città, la gestione di palazzo Madama costerà molto meno", conclude Toniolo: "ovviamente in questo caso per la riforma del Senato è necessaria una legge costituzionale!"