Quotidiano | Categorie: Sanità

Riforma delle Ipab, Uneba: no al Far West dei prezzi e dell'assistenza

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 7 Ottobre 2015 alle 17:26 | 0 commenti

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Uneba Veneto, rappresentante di decine di enti del settore sociale e socioassistenziale

“Noi non vogliamo il Far West dei prezzi. Noi non facciamo il Far West dell'assistenza”. Uneba Veneto, associazione di categoria che rappresenta decine di strutture per anziani, disabili e minori private non profit in regione, prende le distanze totalmente sia da chi ospita anziani in situazioni igieniche degradanti, sia da tutto il sistema di assegnazione dei servizi che sacrifica le persone sull'altare del risparmio.

Il caso di cronaca recente (che non riguarda una struttura associata Uneba e deve comunque ancora essere chiarito nei dettagli) è solo l'esempio di una più grande necessità di cambiare. Per il bene delle persone assistite.

“Uneba Veneto è fermamente contraria al ricorso ad appalti al massimo ribasso completamente slegati dalla cura della qualità dell'assistenza”, dichiarano Francesco Facci ed Ernesto Burattin, presidente e vicepresidente di Uneba Veneto. “Ancora peggio è quando questi appalti riguardano praticamente la totalità dei posti di lavoro e dell'attività dell'ente. Un'ipab che affida a qualcun altro lo svolgimento della missione che vollero i suoi fondatori diventa una scatola vuota. Perde la sua anima”.

“Di svuotamento in svuotamento, e con il ripetersi di casi in cui rinunciano a quello che dovrebbe essere il cuore del loro operato, le ipab finiscono col perdere il rapporto stesso con le persone. Ed allora si impone una riflessione sul senso stesso della loro esistenza.

Le istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza in Veneto hanno fatto il loro tempo.- dicono Facci e Burattin-. Lasciate a sé stesse, rischiano la deriva verso una gestione solo burocratica e politica”.

“Serve una vera riforma delle Ipab perché tutte possano avere come sola stella polare la qualità professionale ed umana del servizio di assistenza alle persone fragili. Non un mero cambio di nome, ma nuove norme e nuove modalità di gestione.

Sul tema si è espressa anche la presidenza nazionale Uneba (www.uneba.org), nelle sue osservazioni inviate alla Regione Veneto sul disegno di legge di riforma delle Ipab presentato dal presidente Zaia.

“Il ddl così com'è di fatto impedisce la trasformazione in persone giuridiche private per la grande maggioranza delle IPAB”, segnala Uneba, in riferimento ai troppi vincoli per la depubblicizzazione .”Ci si aspetta dalla Regione Veneto una soluzione più liberale. È opportuno lasciare all'autonomia dei consigli di amministrazione delle Ipab tuttora esistenti ogni decisione circa la trasformazione”.

“Da parte nostra – chiudono Facci e Burattin per Uneba Veneto -, noi strutture private non profit continuiamo a chiedere a noi stessi il rispetto di elevati standard di qualità nell'assistenza, mettendo al primo posto la persona. Rifiutiamo la logica del massimo ribasso, puntiamo invece alla sostenibilità e all'annullamento degli sprechi”.

Leggi tutti gli articoli su: Ipab, appalti, Uneba, Francesco Facci, Ernesto Burattin

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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