Rifondazione comunista contro la scuola a quiz dei test Invalsi
Mercoledi 15 Maggio 2013 alle 11:39 | 0 commenti
Roberto Fogagnoli, Partito della Rifondazione Comunista - La scuola non è un quiz. Ma il Ministero dell’Istruzione tale vuole renderla. Infatti dal 7 al 16 maggio nella scuola italiana ( il 7 nella scuola elementare, il14 nella scuola media e il 16, cioè domani, nelle scuole superiori) si è ripetuto e si ripeterà il distruttivo rito dei quiz-Invalsi, imposti come misurazione oggettiva (ma tale non è) della qualità del lavoro dei docenti e degli studenti e come valutazione, velleitaria e strumentale, del livello di istruzione che ogni istituto fornisce ai propri studenti.
Il Ministero dell’Istruzione da decine di anni sta tagliando i fondi alla scuola pubblica, riducendola a macerie, dove solo l’abnegazione dei lavoratori, docenti e non, impedisce un tracollo verticale ed epocale; lo stesso Ministero non trova altro di meglio da fare se non accelerare ulteriormente il percorso verso una inutile scuola-quiz, facendo somministrare in modo ormai dittatoriale le famigerate prove Invalsi che sono preludio di un generale, progressivo immiserimento culturale e didattico dell'istruzione pubblica del nostro paese, immiserimento che peserà come un macigno sulle future generazioni. Così, mentre si minavano le condizioni strutturali della scuola pubblica, si è imposta anche nel nostro paese un'idea di scuola tutta schiacciata su una presunta “valutazioneâ€, basata sui catastrofici criteri della scuola-azienda, finalizzata a fornire l’istruzione come se fosse una qualsiasi merce in compra-vendita. Il Dipartimento Provinciale Scuola del Partito della Rifondazione Comunista di Vicenza, certo che non è questa la scuola che aiuta la crescita, e la maturazione dei nostri studenti, si oppone a tutto questo da sempre ed anche quest’anno appoggia lo sciopero generale indetto dai Cobas atto ad impedire il giochino dei quiz. I militanti del PRC e i Giovani Comunisti si sono attivati per creare consapevolezza tra i docenti e gli studenti affinché i primi non somministrino le prove e aderiscano allo sciopero ed i secondi non rispondano ai quiz ove le prove siano somministrate, riconsegnando i plichi in bianco o crocettando tutte le caselle così da rendere vano il rilevamento.
Per una scuola della cultura, della partecipazione, dei saperi rifiutiamo le prove InvalsiAccedi per inserire un commento
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