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Riflessioni politiche post elezioni

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 16 Giugno 2013 alle 20:16 | 0 commenti

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Antonino Gasparo presidente UILS - Il Ministro dell’Economia sostiene di non riuscire a trovare quattro miliardi per evitare l’aumento dell’IVA: un’inezia rispetto agli oltre 2000 miliardi di debito pubblico. Ciò fa pensare che la classe  politica, inetta, non vuole comprendere, o fa finta di non comprendere, che l’aumento dell’imposta comporta la diminuzione dei consumi  e delle risorse economiche, con conseguenti ripercussioni sull’aumento del debito.

La soluzione, ovvia e di una semplicità assoluta, potrebbe essere quella di mettere un tetto di 3.000 euro ai super stipendi e alle super pensioni di politici e manager pubblici, compresi anche i magistrati e il Presidente della Repubblica, poiché vengono pagati con le tasse dei cittadini. Qualunque azienda, quindi anche l’azienda Italia, per superare periodi di difficoltà, dovrebbe ridurre il costo del lavoro, cercando e trovando le soluzioni più opportune. Perché non si dovrebbe fare anche in questa circostanza?

Un altro Ministro, quello del Lavoro, afferma che è facile criticare senza poi proporre soluzioni adeguate per impedire l’aumento della tassazione, compresa quella che grava sul costo del lavoro. Per la UILS, la responsabilità del disastroso disagio sociale in cui è costretta a vivere la maggior parte dei cittadini è senza dubbio imputabile a politici, sindacati e mass media, la cui preoccupazione principale è quella di denunciare le malefatte degli avversari politici, scambiandosi reciproche accuse, al limite della calunnia, mentre i cittadini, ormai alla disperazione e per difendere la loro dignità, commettono anche atti estremi.

La crisi economica, infatti, e con essa la crisi della politica e della pubblica amministrazione, colpisce i lavoratori, i disoccupati e i licenziati, ma anche gli imprenditori. Tutti, nel corso della vita, sono colpiti ma i più fragili non reggono lo stress e il dolore. E questo si traduce in gesti drammatici che potrebbero anche crescere nei prossimi anni.

Le elezioni politiche di febbraio e le amministrative di maggio/giugno 2013 hanno prodotto risultati deludenti. Gli elettori hanno disertato le urne per manifestare il loro dissenso politico perché  hanno perso la fiducia nei confronti dei loro rappresentanti, che continuano a disattendere le promesse fatte durante le campagne elettorali. La UILS comprende tale amarezza e ne condivide le ragioni.

La questione più urgente è quella del lavoro senza il quale non vi può essere giustizia sociale. La classe politica si è dimostrata incapace di proporre un progetto credibile per accrescere l’occupazione, per stimolare le attività produttive, per far fronte alle necessità collettive e al risanamento del debito pubblico.

La UILS propone che gli organi di governo, senza interposizione alcuna, concordino con le imprese un piano risolutivo per dare ai cittadini immediata sicurezza occupazionale. In tale senso le risorse economiche destinate ad alimentare la cassa integrazione dovrebbero essere devolute a sostegno delle  aziende che riassumono o creano nuova occupazione.

La UILS ritiene, inoltre, che le imprese vadano tutelate e incoraggiate a svilupparsi in modo da creare più ricchezza nell’interesse generale e che solo successivamente siano tassate, esclusivamente sui profitti reali. Se lo Stato fosse capace di porsi nei confronti delle imprese in termini collaborativi e non con il volto del nemico, le aziende riceverebbero un segnale d’incoraggiamento che spingerebbe l’imprenditoria a progettare piani di ammodernamento e di sviluppo, orientati a creare nuovi posti di lavoro. Inoltre la collettività dovrebbe garantire ai lavoratori e agli  inoccupati una sicurezza economica.

La UILS ritiene, così, di interpretare la volontà dei Padri costituenti che inserirono, nella Carta Costituzionale, l’impegno di realizzare tassativamente la “giustizia sociale e la libertà dal bisogno”. Purtroppo, in questi anni, i parlamentari che si sono succeduti hanno continuato a disattendere la disposizione. E ciò, secondo la UILS, potrebbe creare i presupposti di porre sotto accusa tutti coloro che, avendo ottenuto mandati di rappresentanza pubblica non hanno adempiuto agli obblighi costituzionali rendendosi cosi responsabili dei danni causati ai cittadini. La UILS invita la magistratura e i cultori del diritto costituzionale a prendere in esame la problematica sollevata e a individuare le procedure più efficaci e praticabili nell’interesse dei cittadini più deboli ed emarginati

La UILS è fortemente preoccupata  del crescente e doloroso disagio sociale nel Paese mentre la classe politica assiste passivamente e dimostra di avere perduto la consapevolezza della situazione. Secondo  la UILS si sono smarriti i punti cardine di riferimento, come, ad esempio, l’orgoglio nei valori  nazionali e  l’attaccamento ad una propria fede politica. Pertini considerava la libertà politica e il socialismo una fede da difendere, anche a costo della propria vita; riteneva inoltre che la politica non dovesse essere inquinata da interessi di parte e che la sua funzione fosse imprescindibile per l’esistenza di una società democratica e per perseguire il bene comune. Per questi fondamentali valori, i nostri predecessori hanno combattuto strenuamente per difenderli e tramandarli  alle nuove generazioni.

La UILS avverte il dovere di proporre ai cittadini una condivisione di tali principi  per costruire una società più giusta e solidale. Per questo ha tratto il proprio  simbolo-emblema da un manifesto socialista “ Imola 1902 ” perché rispecchiava i suoi sentimenti politici. Si tratta dell’immagine di una donna vigorosa che, orgogliosamente, porta scritto sul petto “giustizia sociale” e viene raffigurata nell’atto di liberare uno schiavo dalle catene. Lo aiuta ad alzarsi, spezzando la catena che lo tiene incatenato ai polsi. La UILS desidererebbe che una nuova generazione di donne e di uomini potessero continuare a portare avanti con orgoglio e determinazione questi ideali di giustizia sociale, per permettere a tutti i cittadini di godere del bene comune, con uguali diritti e dignità.

La UILS è un Movimento che pone alla base del proprio impegno politico la ripartizione equilibrata delle risorse e delle ricchezze, il ripristino e il rispetto della pari dignità fra i cittadini nel campo del lavoro, previdenziale,  economico, sanitario, abitativo ed assistenziale. Pertanto, a questo fine, la UILS propone un nuovo progetto ed un nuovo modello di sviluppo della società. La UILS intende  rivendicare un ruolo storico, che si identifica con quello di una vera forza democratica socialista, riformista, e  innovatrice, impegnata nella realizzazione del bene comune .e  che guarda all’uguaglianza e alla giustizia sociale, soprattutto nei confronti delle classi lavoratrici e dell’imprenditoria minore che rappresentano la vera ricchezza del paese per il ruolo che svolgono nella società. La UILS nasce dal bisogno di giustizia sociale come necessità esistenziale, che spontaneamente emerge dalla base più sensibile e moderata della società civile, per colmare il vuoto politico che i partiti e le lobbies hanno irresponsabilmente creato nel Paese, penalizzando soprattutto i ceti più modesti e più deboli della collettività. Una nuova e moderna forza politica, che si rispecchi in questi valori, può nascere se la saggezza politica si orienta a preparare una nuova classe dirigente che abbia a cuore il benessere collettivo.

La UILS invita pertanto tutti i cittadini di ogni appartenenza politica e religiosa che si ispirano ai principi di uguaglianza, di progresso e di giustizia e che vogliono realizzare gli ideali dei più nobili e illustri uomini politici, come lo fu Sandro Pertini, il Presidente della Repubblica più corretto e imparziale della vita democratica dell’Italia degli ultimi anni, a contribuire alla costruzione di un futuro e di una speranza per le nuove generazioni e, se interessati, a contattarci per un confronto sulle idee e sulle proposte da sottoporre agli organi istituzionali parlamentari e di governo, preposti a prendere le decisioni riguardante il lavoro, la sicurezza e  lo sviluppo economico per realizzare le aspettative dei cittadini, cosi era solito fare Bettino Craxi. Non esistono problemi irrisolvibili, ma è necessario impegnarsi insieme con costanza, determinazione e serietà.

 

La UILS è certa che, alla fine, tutti gli sforzi verranno premiati e i risultati non tarderanno a concretizzarsi per il bene della nostra società, dell’Italia e dell’Europa nel mondo. 

 

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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