Rifiuti: verso pianificazione unica per urbani e speciali
Lunedi 28 Gennaio 2013 alle 15:52 | 0 commenti
Regione Veneto - Il piano regionale dei rifiuti urbani, risalente al 2004, ha bisogno di essere aggiornato. Peraltro, considerata l'evoluzione della gestione dei rifiuti nel Veneto, si è deciso di uniformare, all'interno di un unico elaborato, tutta la pianificazione in materia di gestione di rifiuti sia urbani che speciali.
La nuova impostazione è stata confermata dall'assessore regionale alle politiche ambientali in occasione delle recente presentazione del Piano Aria a Teolo (Padova), nella sede dell'ARPAV, durante la quale si è fatto anche il punto sull'attività svolta nel 2012 nel campo della tutela e della salvaguardia ambientale e sulle azioni in programma per il 2013. La Regione del Veneto - ha fatto rilevare l'assessore - è dotata, oltre che del Piano di Gestione dei rifiuti urbani del 2004, anche di una serie di altri strumenti (ad esempio, il Piano regionale di gestione degli imballaggi e il Programma regionale di riduzione dei rifiuti urbani biodegradabili), che la collocano come una delle Regioni più all'avanguardia a livello nazionale sotto l'aspetto della programmazione nel settore dei rifiuti. Nell'ottobre del 2011 è stata avviata una procedura di riscrittura che, in conformità a quanto previsto dalla normativa di settore, ha portato alla stesura di un nuovo documento che include nel suo interno, oltre alla gestione dei rifiuti urbani e speciali, i criteri per la definizione delle aree non idonee, le linee guida per la gestione di particolari categorie di rifiuti, il Programma per la riduzione dei rifiuti biodegradabili da collocare in discarica, il Programma per la riduzione della produzione dei rifiuti e il Piano per la bonifica delle aree inquinate. Questo nuova pianificazione, ormai prossima alle presentazione, avendo come obiettivo la tutela della salute e dell'ambiente, applicherà una gerarchia di priorità per la gestione dei rifiuti, a partire dalla riduzione della quantità e pericolosità dei rifiuti, sia mediante azioni di prevenzione, sia mediante il riutilizzo e il recupero di materia, privilegiando inoltre altre forme di recupero, anche energetico, rispetto allo smaltimento finale in discarica. Strategico, sia dal punto di vista economico che di tutela del territorio, sarà garantire lo sviluppo della competitività nel settore del recupero di rifiuti, allo scopo di assicurare le materie prime seconde necessarie al consolidamento dell'industria regionale del riciclo. Inoltre il Piano rifiuti punterà alla riduzione della pressione sul suolo e, in particolar modo, del consumo di terreno agricolo.
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