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Rifiuti da fuori regione, Conte: no del Veneto a qualsiasi imposizione

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 6 Dicembre 2012 alle 16:20 | 3 commenti

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Regione Veneto   -  "Per quanto ci riguarda solo un accordo interregionale può derogare al principio di autosufficienza regionale nello smaltimento dei rifiuti. Il Veneto non intende accogliere rifiuti da fuori regione, da qualsiasi parte vengano, e ci opporremo in tutti i modi a qualsiasi forzatura o imposizione dall'alto". È la posizione espressa dall'assessore regionale all'ambiente Maurizio Conte in merito all'ipotesi di una norma per il trasporto fuori regione dei rifiuti che dovrebbe essere contenuta nella bozza del testo del decreto legge 'Salva-infrazioni' (Disposizioni urgenti per il superamento delle procedure di infrazione e di pre-infrazione in corso in sede comunitaria) all'esame del Consiglio dei Ministri.

Nel provvedimento, secondo quanto reso noto ieri, sarebbe previsto che per ''esigenze di solidarietà nazionale'', qualora non ci fosse accordo tra Regioni, si interverrebbe con un Dpr.
"La nostra posizione su questo argomento resta ferma - aggiunge Conte - e cioè che spetta ad ogni singola Regione pianificare la gestione dei rifiuti. Solo ogni singola realtà è in grado di valutare la possibilità o meno di ingresso di rifiuti prodotti in altre Regioni, sulla base dello stato di attuazione della propria pianificazione, che è strettamente correlata anche ad aspetti di tutela dell'ambiente e della salute pubblica. E questo a prescindere da qualunque esigenza di solidarietà nazionale".
"Le esigenze di solidarietà - conclude Conte - il Veneto le ha sempre onorate con puntualità e senso del dovere. La responsabilizzazione del Governo doveva essere indirizzata a quelle Regioni che ancora non si sono allineate alle direttive nazionali in materia ambientale, ma forse per chi non è stato eletto direttamente dai cittadini certi principi sono lontani e risulta più facile vessare le Regioni virtuose che fino ad ora hanno collaborato fattivamente allo sviluppo del Paese senza creare circuiti assistenziali. La coperta è corta per tutti ma la pazienza dei veneti è al termine. Le risorse e la pianificazione spesi in questi anni per produrre risultati d'eccellenza nella raccolta e nella gestione dei rifiuti non sono frutto della casualità ma del senso del dovere e di responsabilità. La scadenza del mandato di questi ministri si avvicina, non possiamo permettere che chi sta per abbandonare la nave appesantisca ulteriormente il carico di fatiche ed oneri che pesano sulle spalle dei veneti. Al futuro dovrà pensarci il prossimo governo, eletto democraticamente dai cittadini, qualunque esso sia".


Commenti

Lettore
Inviato Giovedi 6 Dicembre 2012 alle 16:58

sulla autosufficienza nella gestione dei rifiuti urbani, sarebbe meglio non porre troppa enfasi... Basti pensare che nel Vicentino virtuoso ad esempio a Bassano si tratta il rifiuto secco non riciclabile e si invia FUORI REGIONE oltre il 60% a incenerimento e ulteriore 18% a smaltimento in impianti al di fuori del territorio provinciale. Fonte: Bilancio ETRA 2011 e Piano d'ambito e valutazione ambientale strategica ATO Vicenza, 2012.
Alessia Gamba
Inviato Giovedi 6 Dicembre 2012 alle 19:04

e soprattutto consideriamo che i rifiuti delle altre regioni li vogliono proprio i gestori degli inceneritori....
vedi dirigente ava (inceneritore di schio) che dice "perchè spendere 150 euro a tonnellata per mandarli all'estero se per 100 lo facciamo noi?"...
e intanto noi superiamo la soglia del 65% di riciclaggio, i rifiuti calano (unico vantaggio da questa crisi economica) ma si aumenta la capacità nominale dell'impianto: da 36 a 72 e ora circa 90!
mi chiedo la logica dove stia!
Alessia Gamba
Inviato Giovedi 6 Dicembre 2012 alle 19:07

Refuso: da 36 a 72 e ora circa 90mila tonnellate all'anno!
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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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