Vediamo un esempio:
Un ipotetico piccolo imprenditore con un reddito annuo di 30.000 euro, il risparmio momentaneo sarà pari a 906 euro. Per uno con 40.000 euro di reddito annuo il vantaggio economico salirà a 1.385 euro, mentre toccherà i 1.934 euro per un titolare d’azienda con 50.000 euro di reddito.
“In una fase di poca liquidità – commenta Giuseppe Bortolussi segretario della CGIA di Mestre – questo provvedimento va nella direzione giusta. Soprattutto in questo periodo di fine anno lasciare, seppur momentaneamente, quasi 3 miliardi di euro in tasca ai contribuenti è un segno che questo Governo è partito con il piede giustoâ€.
Contribuenti potenzialmente interessati(1) | Stima risparmio medio (unità di euro) | Stima risparmio realizzabile dalla maggior parte dei contribuenti (unità di euro) |
7.269.190 | 404 | da 100 a 200 euro |
(1) Si tratta dei contribuenti che nel 2010 hanno versato l’acconto IRPEF
Elaborazione: Ufficio Studi CGIA di Mestre su dati Ministero delle Finanza
Così il risparmio dell’imprenditore
Reddito | 30.000 | 40.000 | 50.000 |
irpef netta | 5.328 | 8.147 | 11.377 |
1 rata di acconto | 2.110 | 3.226 | 4.505 |
2 rata di acconto | 3.165 | 4.839 | 6.758 |
2 rata ridotta | 2.259 | 3.454 | 4.824 |
risparmio | 906 | 1.385 | 1.934 |
Nota Il reddito è al netto dei contributi previdenziali
Elaborazione: Ufficio Studi CGIA di Mestre su dati Ministero delle Finanze