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Ricovero notturno d'emergenza, don Enrico Pajarin: "non lasciamo per strada nessuno"

Di Note ufficiali Lunedi 29 Ottobre 2018 alle 17:23 | 0 commenti

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Il freddo invernale bussa alle porte e, come ogni anno, la Caritas Diocesana Vicentina apre le proprie, ospitando nel ricovero notturno di Casa San Martino (Contra’ Torretti, 40) 65 persone: oltre ai soggetti in difficoltà abitativa già conosciuti, l’accoglienza si apre anche a persone senza dimora che finora non hanno avviato un percorso individuale di inclusione sociale, ma che rischiano comunque la vita a causa delle temperature rigide della notte. 

Tutto ciò a patto che siano disponibili ad accettare minime regole di convivenza e di rispetto reciproco. Si tratta di un vero e proprio servizio salva-vita, attivo dal 1° novembre al 31 marzo, accompagnato dalla distribuzione di coperte a chi, per vari motivi, non vuole o non può dormire al ricovero.

“L’intento della Caritas Vicentina, compatibilmente con la capienza della struttura – spiega il direttore don Enrico Pajarin –, è quello di non lasciare per strada nessuno. Apriamo le nostre porte per evitare che si ripetano tragici episodi del passato, che hanno visto come vittime persone senza dimora lasciate senza un riparo per difendersi dalle temperature invernali. Il ringraziamento va agli operatori e ai volontari di Casa San Martino e di Casa Santa Lucia, le nostre due strutture di pronta accoglienza per persone in grave marginalità, perché ogni anno garantiscono ascolto, accoglienza e risposte ai bisogni primari, restituendo dignità ai nostri ospiti. E tutto questo sempre con l’intento ultimo di costruire assieme a loro un percorso individualizzato di reinserimento sociale”.

L’attenzione ai senza dimora è h24: accanto al ricovero notturno di Casa San Martino, c’è infatti l’altrettanto preziosa presenza diurna di volontari ed educatori in Casa Santa Lucia (via Pasi, 8): segretariato sociale per la definizione di percorsi individualizzati, mensa, lavanderia, docce e laboratorio occupazionale per le persone motivate.

In totale nel 2017 i due servizi hanno potuto contare sul preziosissimo aiuto di 956 volontari.

 

I numeri del 2017

 

Casa San Martino.

Il ricovero notturno di Casa San Martino, aperto 365 giorni all’anno, nel 2017 ha contato 14.516 pernottamenti totali (contro i 16.373 del 2016), di cui 14.453 riferiti a uomini e 63 a donne. Sempre rispetto al 2016, è aumentato anche il numero degli ospiti, passati 364 a 380 (369 uomini e 11 donne), con una media di 39 persone per notte e di 38 pernottamenti per ospite. L’età media degli ospiti maschi è stata di 36 anni: l’uomo più anziano ne aveva 79 e il più giovane 18; la donna più anziana ne aveva 63 e la più giovane 21, per una media di 32 anni.

La maggioranza degli ospiti (72) è stata di cittadinanza italiana, seguita da persone provenienti da Marocco (44), Mali (37), Nigeria (31) e Gambia (23); tra gli europei, i più numerosi provenivano dalla Serbia (10).

Le coperte distribuite a chi non ha potuto o voluto accedere al ricovero notturno sono state circa 2.500.

A Casa San Martino è possibile svolgere due modalità di volontariato: il coinvolgimento attivo nelle varie fasi dell’accoglienza serale, oppure il volontariato di relazione. È infatti possibile mettersi a disposizione per un servizio di pura relazione, svincolato dagli impegni operativi dell’accoglienza al dormitorio, proprio per vivere appieno l’esperienza del “farsi prossimi”, cioè quella dimensione di relazione umana che rappresenta il bisogno primario per chi è, temporaneamente o meno, senza una dimora.

 

Casa Santa Lucia.

A Casa Santa Lucia nel 2017, nell’arco dei 255 giorni di apertura (dal lunedì al venerdì) dello sportello accoglienza e segretariato sociale, gli educatori hanno svolto 5.690 ore di servizio, coadiuvati dai volontari che ne hanno offerte 2.691. Per ogni giorno di apertura sono stati effettuati in media 12 colloqui e le persone accompagnate, per una o più volte, al fine di un percorso individualizzato di inclusione sociale sono state 574, mentre quelle aiutate economicamente una o più volte sono state 312.

Nell’arco dell’anno sono stati 13.786 gli accessi alle attività pomeridiane: sono state effettuate 5.182 docce, 720 lavaggi di biancheria in lavanderia, e sono stati distribuiti 4.500 capi di abbigliamento; 33 le persone che hanno partecipato al laboratorio occupazionale “Starter” e 2 gli ospiti che hanno volontariamente coadiuvato gli operatori nei servizi pomeridiani, per un totale di 1.420 ore.

La mensa ha preparato e distribuito 24.190 pasti, così suddivisi: nei 151 giorni feriali (venerdì, sabato e lunedì) sono stati serviti 11.868 pranzi e 6.810 cene, mentre nei 63 giorni festivi sono stati serviti 5.512 pranzi e 2.074 cene.

Casa Santa Lucia offre anche un servizio di ascolto e consulenza medica, che nel 2017 ha registrato 241 accessi, nel 90% dei casi per patologie stagionali, temporanee o infortuni.

Circa i rimpatri mutuati per motivi di salute o di grave disagio personale, nel 2017 è stata aiutata a tornare nel proprio paese una persona dalla Nigeria che era accolta al ricovero.

 

L’appello per volontari, viveri e donazioni

In Caritas tutti i servizi-segno, compresi quelli rivolti alle persone senza dimora, si sostengono grazie al preziosissimo servizio dei tanti volontari che quotidianamente mettono a disposizione il loro tempo e le loro competenze in favore di chi si trova in difficoltà. Previamente formati alla relazione d’aiuto ed all’ascolto empatico, per meglio affrontare le evidenti differenze socio-culturali e vincere i naturali pre-giudizi, i volontari sono l’anima di tutte le azioni di accoglienza, sostegno ed accompagnamento delle persone che ci chiedono di essere loro compagni nel cammino di reinserimento sociale.

“Le porte per le persone di buona volontà sono sempre aperte – afferma don Enrico Pajarin -. Mettere a disposizione parte del proprio tempo per il prossimo in difficoltà non è solo un grande atto di amore, ma anche un arricchimento per se stessi, dal punto di vista umano e relazionale. Si entra a far parte di un percorso di accompagnamento verso fratelli e sorelle in difficoltà che, grazie ad un semplice ascolto che li fa sentire compresi ed accolti, possono trovare in sé la forza e le risorse necessarie per emergere dalla marginalità in cui si trovano”.

A ciò si accompagna l’appello per la donazione di vestiario in buono stato adatto per giovani maschi, e di alimenti a lunga conservazione, che vanno consegnati presso la sede della Caritas Diocesana Vicentina in Contra’ Torretti 38 a Vicenza (tel. 0444-304986) preferibilmente dalle 9 alle 13 dal lunedì al venerdì.

Al fine di garantirne la corretta conservazione, l’eventuale consegna di alimenti freschi/deperibili va concordata preventivamente con il responsabile della mensa (via Pasi 8): cell. 345-7593528.

Eventuali donazioni in denaro possono essere versate all’Associazione Diakonia Onlus tramite bonifico su Banca Popolare Etica - Filiale di Vicenza – Iban: IT 40 D 05018 11800 000011079332, o versamento su c/c postale n. 29146784, usufruendo dei benefici fiscali in vigore.

Leggi tutti gli articoli su: Caritas, Freddo, Enrico Pajarin

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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