Rezzara, Rui e Prc: un convegno sterilizzato sulla cultura dei rom e dei sinti
Domenica 20 Gennaio 2013 alle 14:20 | non commentabile
Lo si è fatto prendendo come positiva l'esperienza della Rigoni- marmellate in Bulgaria, dove si utilizza e sfrutta, manodopera rom per la raccolta stagionale, e quella della sartoria Caritas di Vicenza. Ancora una volta, però, si è continuato a pensare con la testa dei rakli (gagi) e non con quella dei rom (o dei sinti), ancora una volta con l'intervento dell'Assessore Giuliari si è fatta una liaison tra rom e sinti come se fossero un unico popolo.
Sia i rom, sia i sinti, non sono metodici, nel senso non hanno il senso delle regola del tempo cadenzato da un "orario continuativo" sul lavoro, fissato da una programmazione del mondo del lavoro dipendente. E il lavoro per loro è una necessità , ma non significa dignità come per i gagi; per i rom e i sinti, dignità significa occuparsi della loro famiglia, correre per i bisogni della famiglia e non per il "lavoro".
La tesi che calendari, orari, programmazione sono una conquista per i rom e i sinti, non so se abbia solide fondamenta, dal punto che queste per loro, sono regole dei rakli, che sono costretti ad accettare per vedersi accettati nella società maggioritaria del 2000. E' quindi una costrizione e non una conquista.
La ciliegina sulla torta poi la porta l'Assessore Giuliari affermando che pur essendoci i 230 mila euro stanziati, non si possono iniziare i lavori di riqualificazione di Viale Cricoli se non fra due mesi, dovendo attendere la convenzione con la Prefettura. Guarda caso i lavori inizieranno, se inizieranno, in coincidenza con la campagna elettorale delle amministrative. E' da chiedersi se in questi anni ci hanno presi in giro, poiché la convenzione non era già stata fatta? E ci vogliono due mesi per renderla effettiva?
"Dosta" (basta pregiudizi) significa anche accettazione e non trasformazione dei rom e dei sinti in gagi.