Repubblica Veneta, Busato: in apertura i primi 30 uffici pubblici delle comunità
Martedi 1 Aprile 2014 alle 12:40 | 0 commenti
Gianluca Busato, Plebiscito.eu - Mentre continua il vano pensiero debole e sottotraccia dei media asserviti al potere che vorrebbe sminuire il risultato del referendum di indipendenza del Veneto del 16-21 marzo definendolo falsamente farsa, buffonata, o altro (tra l'altro smentiti con i numeri da Ilvo Diamanti su Repubblica), emerge ogni ora di più la forza della Repubblica Veneta, proclamata indipendente dieci giorni fa. In sole 15 ore dall'annuncio, sono già oltre 30 le richieste di apertura di Uffici Pubblici delle Comunità federate nella Repubblica Veneta.
Questa risposta straordinaria è la migliore arma per spegnere quel flusso quasi impercettibile, ma continuo e condotto a bassa voce per farlo filtrare meglio come veleno e virus di falsità e non urlato per evitare che su di esso venga calata la mannaia digitale da parte dell'organizzazione civica più potente oggi esistente in Veneto, Plebiscito.eu. Stiano tranquilli questi servi sciocchi che la coscienza digitale della Repubblica che cresce inesorabile calerà sulle loro teste tutta la propria ira dei giusti e che i loro giornali soffriranno con vendite da fallimento (se non vivessero con sussidi statali derivati dal furto dei nostri soldi).
Il primo è il Corriere del Veneto, che nessun cittadino veneto onesto più comprerà finchè non rotolerà deontologicamente per terra la testa del suo direttore, dimostratosi intellettualmente disonesto e professionalmente impreparato, dato che non ha voluto verificare le fonti inattendibili citate per attaccarci in modo ignobile. Mi spiace per i validi giornalisti che vi lavorano, ma dopo il cambio di direzione siamo certi che quel quotidiano ritornerà ad essere apprezzato. Fino ad allora, come consumatori scioperiamo nei suoi confronti, a difesa del diritto di informazione per i cittadini veneti.
A tale giornale si stanno affiancando mezze tacche della politica, che finchè restano nel panorama italiano inquadrati negli squallidi Gasparri Team ci fanno un gran favore perché aumentano i consensi a nostro favore, ma quando pretenderebbero di restare a rappresentare i cittadini veneti in Veneto devono prepararsi alla tremenda gogna digitale che li aspetta.
A cominciare dalla paracadutata presidentessa della provincia di Padova, tale Barbara Degani, che non ha perso tempo per attaccarci, dato che di buffonate se ne intende evidentemente. O dall'ex ministro Zanonato, che a sua volta non ha perso occasione per stare zitto, come pure l'ex sindaco filosofo Cacciari. Tutti zombie che sopravvivono a loro stessi e che oggi offendono i risultati del referendum di indipendenza del Veneto, facendo sfoggia di pregiudizi e di scarso spessore intellettuale e culturale.
Costoro infatti dimostrano di odiare i loro concittadini veneti che si esprimono liberamente e che preferiscono sopravvivere piuttosto che soccombere dinnanzi alla feroce crudeltà del mostro statale italiano, il peggiore inferno fiscale del mondo. Questi squallidi personaggi che preferiscono il sottobosco del malaffare agli interessi vitali del proprio Popolo continuano ad essere asserviti ai loro partiti italianisti che fino a ieri ci derubavano impunemente e che oggi sono fuorilegge nella Repubblica Veneta liberata.
Nella nostra Repubblica non ci sarà più spazio per partiti schierati contro i cittadini veneti e per i loro scherani da quattro soldi, siano giornali siano politicanti di nessun valore.
E a tal proposito oggi nel consiglio regionale del Veneto, sempre più regno degli ignavi, si inscena oggi un primo aprile da commedia, che, qualunque sia il risultato che partorirà , non frenerà neanche per un secondo il percorso in atto verso l'assemblea costituente della Repubblica Veneta, a cominciare dall'applicazione concreta dell'esenzione fiscale totale per i cittadini e le imprese venete.
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