Renzi in piazza per Variati: noi siamo diversi. E Variati attacca Dal Lago
Sabato 25 Maggio 2013 alle 01:11 | 1 commenti
“Abbiamo scelto la piazza come cinque anni fa. Allora era una sfida impossibile, da solo sul palco ho lanciato un progetto civico. Oggi siamo qui con Matteo Renzi.†Achille Variati ha chiuso questa sera la campagna elettorale sotto la Basilica Palladiana, davanti ai pochi che hanno sfidato il freddo e la pioggerellina intermittente per sostenere il sindaco uscente, ma soprattutto per sentire “l’Obama fiorentino†(o l’â€ebetino†per altri).
L’attesa, infatti, è tutta per Matteo Renzi, che apre il suo intervento giocando con le parole: “V come Variati, Vicenza, vittoria e valori.†Valori che il sindaco uscente ha trasformato in un progetto concreto di trasformazione della città secondo Matteo Renzi, che quindi attacca “le promesse della Lega, che da qui inneggiava al federalismo e poi si è adagiata nelle poltrone di Roma†e prova ad intercettare il voto dei delusi del centro destra, “perché come si fa a votare ancora chi ha promesso di abbassare le tasse e le ha alzate?â€, e degli elettori del M5s, “perché trasparenza non significa streaming, ma dire dove vanno a finire i soldiâ€.
Il passaggio d’obbligo di Renzi sui temi caldi di questi giorni si concentra sulla legge elettorale, che deve essere quella dei sindaci anche per le elezioni nazionali, e sull’Imu: “ci costa meno delle quote latte ma ci dicono che è questo il problemaâ€.  Da Renzi poi esce una tirata d’orecchi – non troppo dura questa sera - al Pd, che deve ripartire affrontando la realtà dei problemi, in primis quello del lavoro attraverso una riduzione del carico fiscale. L’endorsement di Renzi a favore di Achille Variati piace alla piazza che non risparmia applausi e partecipazione. Ma che Renzi fosse un buon comunicatore non sorprende nessuno.
Quello che non ci si aspettava questa sera è stata la verve di Achille Variati, che nell’anticipare l’intervento del compagno di partito, ha risposto con toni piuttosto accesi a gran parte delle proposte lanciate dall’avversaria Manuela dal Lago. Fare di Vicenza una città salotto? “Salotto non è certo l’immagine che rappresenta l’innovazione. Noi vogliamo una città vivaâ€. “Le grandi opere dell’amministrazione precedente quali sarebbero? Un teatro con l’acustica sbagliata e quella porcheria di tribunale?â€. Ed in merito alle battute della Dal Lago contro l’uso dei proventi della vendita delle quote dell’autostrada Variati rivendica il suo investimento per la sistemazione dei quartieri, “che non è certo andare in crociera ma è il dovere di un sindaco!â€. E ancora: "Manuela dice di aprire la Ztl al traffico? e perché non un bel parcheggio in piazza dei signori?â€. Ma Variati ne ha anche per il M5S, che “sui bilanci di Aim ha detto cose che non stanno né in cielo né in terraâ€, e per la “vergognosa scelta politica†di Venezia di commissariare l’Ipab vicentina.
Anche per Variati, quindi, un appello ai cittadini incentrato sul distinguo noi-loro che Matteo Renzi cavalca e accentua. “Siamo vicini, tra un diamante e l’altro, a Manuelaâ€, afferma infatti l’ex rottamatore in un passaggio del suo discorso. Nel finale è il plotone di candidati delle liste che sostengono il sindaco - Pd, Udc e lista Variati – ad occupare il palco sventolando le bandiere con i volti entusiasti. Dall’altra parte, nella piazza, i pochi rimasti iniziano ad andarsene. Forse a riflettere su tutte le differenze elencate che tolti i riflettori ed il palco iniziano già ad essere confuse? E che i molti rimasti a casa probabilmente non vedono da tempo.
Qui la nota ufficiale:
Variati 2013 – Variati da piazza dei Signori: “Le nostre idee per Vicenza†Â
Vicenza – Tutti i candidati sul palco, con Achille Variati e Matteo Renzi, ad intonare il coro “Vicenza, Vicenzaâ€. Si è chiuso così l’evento che ha concluso in piazza dei Signori la campagna elettorale per il 1° turno di Achille Variati. Centinaia di persone, nonostante il freddo e la pioggia, hanno riscaldato piazza dei Signori. “In una campagna elettorale ci sono tante parole e tante lettere – ha detto Matteo Renzi - Qui c’è la V di Vicenza, di Variati, di vittoria. Ma soprattutto la V di valori. Quei valori che ci tengono assieme e attorno ai quali possiamo costruire una città e una comunità dove possiamo coltivare i sogni e il futuro. I leghisti per anni hanno detto di voler fare di più per il Veneto e per le città del Veneto. In tanti anni solo promesse. Qui Achille Variati ha cambiato una città â€. Â
Un cambiamento che Achille Variati vuole portare avanti: “Cinque anni fa questa piazza e la città erano più vuote, più buie più grigie. Oggi respiriamo un’aria diversa. Vicenza per quello che è e per quello che sarà può dare un messaggio al Paese. Un messaggio di forza, fierezza, coraggio, di politica come servizio e come passione. Senza passione e senza amore non si cambia il mondoâ€
“Oggi a Vicenza ci sono vivacità , apertura, cultura, turismo – ha detto Variati - Altri pensano siano cose frivole. Da mettere in secondo piano. Per noi non è così. Perché pensiamo che turismo, cultura, creatività , innovazione siano i grandi assi dello sviluppo anche economico della nostra città . Noi crediamo che la bellezza sia un valore in sé. È un’aspirazione a cui ogni cittadino e la città nel suo complesso possono e devono tendere. Per altri, è spreco. Altri vogliono la città ‘salotto’. Noi la pensiamo all’opposto: a noi piace l’idea della piazza, viva, dove ci si trova, si parla, si ascolta, ci si confrontaâ€.
Qualità dei quartieri e opere faraoniche “Tante volte ci hanno detto: ma quelli di prima avevano fatto grandi opere. La nostra grande opera è stata sui quartieri: per rinnovare e mettere a posto scuole, parchi, strade, servizi. Abbiamo costruito una città dove la qualità della vita nei quartieri fosse superiore. Manuela Dal Lago ha detto che vendere quelle azioni è stato come ‘vendere la casa per andare in crociera’. Vedete, anche qui c’è la differenza tra noi e loro: per noi mettere a posto un quartiere, migliorare la qualità della vita per chi ci abita, non è andare in crociera. Significa fare ciò che deve fare un sindacoâ€.
Via Milano e via Torino “Noi abbiamo un progetto di modernità per l’area di via Milano e via Torino. mentre ho sentito qualcuno dire che lì si può fare un luna parkâ€.
Il verde e il Parco della pace “Abbiamo già detto che porteremo il verde pubblico da 2,3 a 4,5 milioni di metri quadrati. E tra questi ci saranno gli ettari del Parco della Pace. Una nostra conquista E vogliamo che sia un grande parco. Senza cemento e senza caserme. Sul parco della pace non si costruisceâ€.
Mobilità  “Noi vogliamo che il 50% degli spostamenti urbani siano in bici o con il trasporto pubblico. E mentre noi ci danniamo e facciamo una fatica tremenda per riuscire a portare a casa una pista ciclabile, una corsia riservata ai bus, insomma un incremento di modernità , dall’altra parte cosa propongono? Un ritorno al passato, liberi tutti, auto che invadono il centro, la ZTL accessibile dalle sei di sera fino a tarda notte. Il ritorno indietro, il modello contrario dell’idea che abbiamo noi di una città più attenta alla qualità della vita, all’ambiente, alla sostenibilità anche nella mobilità . Insomma un’idea di città più modernaâ€.
Diritti “Per noi ogni cittadino deve essere trattato con uguali diritti. E’ nel nostro DNA la valorizzazione delle differenze. Vogliamo una città che respiri aria di mondialità . Una città democratica, aperta, viva, colorata. Che crede che le differenze siano ricchezza. Che le coltiva nel rispetto delle regole. Che stimola la partecipazione e non ha paura di aprirsi a esperimenti audaci come il quorum zero nei referendum. Perché crediamo che le grandi decisioni non possano essere ostaggio dell’indifferenza di troppi ma che decide chi partecipaâ€.
AIM “Tante accuse e tanti attacchi. Ma la realtà è che abbiamo ereditato un’azienda con un passivo di - 6,2 milioni di euro e la riconsegniamo ai vicentini con un attivo di + 15,8 milioni di euro. E ora questo utile ritorna ai cittadini: più aiuti alle famiglie in difficoltà per pagare le bollette, la domenica gratis la sosta nei parcheggi di interscambio e il trasporto per il centroâ€.
Il sociale e il lavoro “La città che ci piace non lascia nessuno indietro. Vogliamo creare una città di eguali. Abbiamo aumentato del 70% gli aiuti alle famiglie. E mentre noi facciamo questo da Venezia tagliano servizi e procedono a commissariare l’IPAB con una vergognosa azione politica. E dobbiamo fare tutto il possibile per creare nuovi posti di lavoro puntando su turismo, cultura, università . Dobbiamo trasformare le idee di sviluppo in impresa. E in questo senso basta paternalismo con i giovani: dobbiamo offrire loro opportunità , spazi e strumentiâ€.
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