Regione Veneto, progetti di riqualificazione paesaggio e adottato il piano tutela dei minori
Sabato 1 Novembre 2014 alle 14:35 | 0 commenti
Regione Veneto - Quasi tre milioni di euro saranno assegnati dalla Regione per progetti di recupero e di riqualificazione di contesti locali (aree ed edifici) significativi sotto il profilo paesaggistico, legati agli usi tradizionali o a funzioni collettive, che per varie ragioni versano in condizioni di degrado e pertanto necessitano di valorizzazione del contesto. Lo prevede un provvedimento della giunta regionale, approvato su proposta del vicepresidente e assessore al territorio Marino Zorzato, con il quale viene disposta la pubblicazione di un avviso pubblici destinato ad enti pubblici, enti strumentali regionali, associazioni e fondazioni che operano per la tutela del paesaggio.
Avranno 30 giorni di tempo dalla pubblicazione sul BUR per presentare richiesta di contributo, accompagnata da una relazione che illustri i contenuti degli interventi.
“Il recupero e la riqualificazione dei paesaggi degradati – sottolinea Zorzato - possono rappresentare un elemento di benessere e di nuove opportunità , oltre che svolgere una funzione catalizzatrice del turismo culturale. Inoltre, questa tipologia d’azione risponde ai principi di uso consapevole del territorio, di salvaguardia delle caratteristiche paesaggistiche e di realizzazione di nuovi valori paesaggistici rispondenti a criteri di qualità e sostenibilità che la Regione sta perseguendo con le sue politicheâ€.
Zorzato ricorda in particolare che per il biennio 2012-2013 la giunta veneta ha approvato quattro progetti di riqualificazione e valorizzazione paesaggistica: Le Grandi Rogazioni dell’Altopiano di Asiago, La Via dei Papi, Il Cammino di Sant’Antonio, Itinerari della fede in Valpolicella. “Per il biennio 2014-2015 - aggiunge - intendiamo proseguire con il programma di valorizzazione e riqualificazione dei paesaggi del Veneto, dando l’opportunità al territorio con questo avviso pubblico di presentare altre proposte progettuali concreteâ€.
Oltre agli enti pubblici e agli enti strumentali regionali, potranno fare richiesta anche associazioni e fondazioni che abbiano presentato “manifestazione d’interesse†per la riqualificazione, il risanamento e la valorizzazione di particolari realtà locali in condizioni di degrado paesaggistico. Il contributo massimo erogabile per ogni intervento è di 10.000 euro per la progettazione e di 100.000 euro per la realizzazione delle opere. Se l’ente attuatore finanzia almeno il 20% del costo dell’intervento, il contributo regionale omnicomprensivo potrà arrivare a 150.000 euro.
“E’ un’attività che considero irrinunciabile e che, nonostante i noti problemi di mancanza di risorse che affligono le pubbliche amministrazioni, la Regione intende continuare a garantire nell’interesse di una delle fasce più deboli ed esposte della nostra popolazioneâ€.
Così l’assessore veneto alle politiche sociali, Davide Bendinelli, commenta l’approvazione, avvenuta nel corso dell’ultima seduta della Giunta regionale, della delibera di adozione e attuazione del Piano di Attività dell’Ufficio di Protezione e Pubblica Tutela dei Minori (UPTM).
“Il Piano – precisa l’assessore – punta essenzialmente a rafforzare la tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, a consolidare la rete integrata dei servizi e a favorire la partecipazione di bambini e ragazzi nelle decisioni che li riguardano. Prevediamo di investire per queste finalità 200 mila euro che serviranno concretamente a finanziare azioni di formazione e gestione dei tutori, processi di ascolto, mediazione, orientamento e vigilanza, interventi di promozione culturaleâ€.
Questo Piano si caratterizza anche perché segna il superamento della legge regionale istitutiva del Pubblico Tutore che, dopo 25 anni, viene sostituito dal ‘Garante dei diritti della persona’. A partire dalla prossima legislatura confluiranno in un’unica Autorità e in un’unica struttura operativa tutte le istituzioni di garanzia: Difensore Civico, Pubblico Tutore dei minori, già operativi in Veneto, e il nuovo Garante delle persone ristrette nella libertà personale.
Nel frattempo, in questi mesi, le funzioni di garanzia per le persone ristrette nella libertà personale vengono svolte, in attesa della nomina del nuovo Garante dei diritti della persona, dal Pubblico Tutore dei minori.
“Non disponendo, però, delle risorse umane necessarie per espletare le funzioni ad esso attribuite – prosegue Bendinelli –, in considerazione del valore e dell’importanza che come Regione attribuiamo a queste funzioni di tutela, l’attività dell’Ufficio sarà supportata dalla struttura del Dipartimento regionale Servizi Sociosanitari e Socialiâ€.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.