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Regione Veneto: inquinamento luminoso e dell'aria, barriere architettoniche, agricoltura e parchi regionali, imprese green

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 4 Novembre 2014 alle 18:08 | 0 commenti

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Regione Veneto - Sulla scorta dell’esperienza acquisita nell’applicazione della legge regionale che stabilisce le norme per il contenimento dell'inquinamento luminoso, il risparmio energetico nell'illuminazione per esterni e per la tutela dell'ambiente e dell'attività svolta dagli osservatori astronomici” (n. 17/2009), la giunta veneta su proposta dell’assessore all’ambiente Maurizio Conte ha messo a punto dei nuovi criteri per l’erogazione di contributi da concedere ai comuni.

E’ stato conseguentemente aperto un bando per la presentazione da parte degli enti locali delle richieste di contributo per gli interventi di bonifica, adeguamento e realizzazione di impianti di illuminazione pubblica e illuminazione stradale. Le risorse impegnate ammontano a 4 milioni di euro. Le domande dovranno pervenire alla Regione entro e non oltre il 10 dicembre. La graduatoria sarà pubblicata sul Bur e nel sito internet regionale.

“Con i nuovi criteri – sottolinea Conte – potrà proseguire con maggior efficacia l’attività di sostegno alle amministrazioni comunali nel loro impegno per contrastare il fenomeno dell’inquinamento luminoso che permette di conseguire contemporaneamente un significativo risparmio energetico nel settore dell’illuminazione pubblica, contribuendo a determinare una riduzione in termini di emissioni inquinanti in atmosfera, con particolare riguardo alle polveri PM10, agli ossidi di azoto e al biossido di carbonio”.

In sintesi, i nuovi criteri approvati hanno stabilito innanzitutto che la percentuale di contributo assentibile per ogni progetto presentato sia non superiore all’ottanta per cento della spesa ritenuta ammissibile e che comunque il contributo non possa essere superiore a centomila euro, precisando che ogni comune potrà presentare ogni anno istanza di contributo per un solo intervento. Nell’assegnazione dei punteggi sarà considerato se il comune richiedente si è dotato o meno del Piano dell’illuminazione per il contenimento dell’inquinamento luminoso (PICIL). Inoltre, in funzione del risparmio energetico, espresso in percentuale, che si prevede di conseguire con l’intervento proposto, verrà assegnato un punteggio variabile.

 

Ottenuto il parere favorevole della competente commissione, la giunta regionale ha dato il via libera all’operatività del bando che assegnerà un contributo parti a mille euro per la rottamazione dei veicoli inquinanti e la loro sostituzione con automezzi a basso impatto ambientale di nuova immatricolazione. Il provvedimento definitivo, che sostituisce e modifica quello adottato a fine settembre, è stato approvato nel corso dell’ultima seduta. Rispetto alla versione precedente, nel bando sono stati inseriti anche i veicoli ibridi con alimentazione a gasolio ed elettrica e quelli esclusivamente elettrici. Lo ha reso noto l’assessore regionale all’ambiente Maurizio Conte, sottolineando che il traffico stradale è fonte di emissioni inquinanti come le polveri sottili e gli ossidi di azoto.

“Il bando – aggiunge Conte - rientra quindi tra le azioni che la Regione sta promuovendo per prevenire e ridurre le emissioni in atmosfera, analogamente a quanto si prefigge il bando aperto contemporaneamente per la rottamazione di stufe e impianti termici inquinanti. Le agevolazioni previste contribuiranno infatti a togliere dalle nostre strade veicoli obsoleti, incentivando la loro sostituzione con mezzi non solo meno inquinanti ma anche più sicuri”.

Nel complesso la Regione stanzia 2 milioni di euro che saranno ripartiti in contributi di 1.000 euro a ogni richiedente che abbia un veicolo con i requisiti previsti dal bando. I veicoli da rottamare devono appartenere alla categoria M1, destinati al trasporto di persone e alle classi emissive Euro 0 benzina o diesel ed  Euro1, 2, 3 diesel. Sono inclusi i veicoli con doppia alimentazione benzina e metano o benzina GPL purché omologati nella classe emissiva Euro 0 benzina.

Il nuovo veicolo dovrà essere acquistato a decorrere dalla pubblicazione del bando fino al 31 marzo 2015. Ora sono compresi anche quelli ibridi con alimentazione a gasolio ed elettrica e quelli elettrici. La cilindrata dei nuovi mezzi, a seconda della tipologia, non potrà essere superiore a 2000 cc o a 1600 cc (a benzina). Le classi emissive sono quelle state stabilite dall’Unione Europea

 

 

Coniugare gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici con l’eliminazione delle barriere architettoniche. E’ un’azione combinata ora possibile grazie agli ulteriori incentivi, previsti dal Piano Casa (L.R. 14/2009) giunto alla sua terza edizione con l’approvazione della legge regionale n. 32 del 2013.

Questo importante ‘tassello’ aggiunto dal Piano Casa è stato ora reso operativo con un provvedimento della giunta regionale, pubblicato oggi sul BUR, che ha definitivamente approvato le integrazioni alle prescrizioni tecniche, relative agli interventi atti a garantire la fruibilità degli edifici mediante l’eliminazione delle barriere architettoniche. Sarà quindi possibile incrementare fino ad un ulteriore 40% le percentuali di ampliamento degli edifici in deroga alle previsioni dei regolamenti comunali e del strumenti urbanistici e territoriali comunali, provinciali e regionali per gli interventi da chiunque realizzati e finalizzati alla eliminazione delle barriere architettoniche (il riferimento è all’art. 7, comma 1, lettere a), b), e c) della LR 16/07).

Accanto agli incentivi previsti nella normativa per la riqualificazione energetica degli edifici, si potrà quindi fruire di questo ulteriore “bonus” che, sia per gli interventi di ampliamento che di demolizione e ricostruzione attuati con il Piano Casa, è finalizzato al miglioramento della fruibilità degli edifici. Nel provvedimento della giunta veneta sono precisate le modalità per il calcolo delle percentuali di incremento ottenibili, sino ad un massimo del 40% complessivo.

Contestualmente, considerate le finalità del provvedimento che ha come obiettivo il miglioramento della qualità complessiva degli edifici incentivando l’eliminazione delle barriere architettoniche, la giunta veneta ha disposto anche che sia attivata una prima forma di monitoraggio sull’utilizzo della normativa a livello regionale in questo senso.

 

 

“Le iniziative di riforma dell’azienda Veneto Agricoltura e delle aziende regionali dei parchi proseguono in modo spedito. Le competenti Commissioni consiliari stanno esaminando in questi giorni i due progetti di legge: l’obiettivo è concludere il percorso  entro la fine di quest’anno”. A fare il punto della situazione è l’assessore regionale all’agricoltura e ai parchi, Franco Manzato, impegnato a portare a compimento gli iter avviati alcuni anni fa.

“Con l’attuazione della riforma – spiega l’assessore – puntiamo a rendere più efficienti le aziende e nel contempo a ottimizzare la spesa pubblica. Una Commissione sta lavorando all’integrazione delle tre proposte avanzate al fine di creare un testo unico che disciplini i parchi regionali, un’altra si sta occupando della trasformazione di Veneto Agricoltura in ente strumentale non economico. Il personale delle società, che probabilmente verranno cedute, sarà riorganizzato”.

Il ciclo di riforme ha avuto inizio nel 2011, con due delibere regionali approvate nel luglio dell’anno successivo dalla Giunta. “Mi auguro che il Consiglio regionale, consapevole della rilevanza di questi progetti – sostiene Manzato –, continui a considerarli un traguardo prioritario da raggiungere al più presto, nell’interesse di tutti e soprattutto dei cittadini”.

“Dal 2011 a oggi – conclude Manzato – ci siamo adoperati per innovare concretamente il sistema agricolo veneto, puntando a conseguire risparmi e maggior produttività. Basti pensare ai risultati raggiunti grazie agli Stati generali, ai nuovi strumenti finanziari, allo Sportello Unico Agricolo, alla fusione degli Ispettorati Provinciali Agrari con l’Avepa (Agenzia veneta pagamenti), alla razionalizzazione delle spese per le sedi amministrative, alla creazione del portale PIAVe”.

 

 

“E’ la conferma che abbiamo progetti e imprenditori capaci di cogliere anche queste opportunità e non restano indietro sul fronte di nuovi modelli economici, sostenibili per i territori”. E’ il commento del presidente del Veneto Luca Zaia ai risultati del rapporto di Unioncamere e Fondazione Symbola “GreenItaly 2014”. A livello regionale, il Veneto con oltre 35 mila imprese che puntano sull'eco-efficienza è in seconda posizione dopo la Lombardia.

“Il Veneto prosegue quindi a grandi passi anche in questa direzione”, aggiunge. “La "green economy" è un settore emergente che crea posti di lavoro, ma oltre agli aspetti economici ci sono quelli non meno importanti della crescita sostenibile, dell’attenzione per l'inquinamento ambientale, dell’uso delle energie rinnovabili”.

“Se le aziende potessero far affidamento anche sul sostegno dello Stato – conclude Zaia – l’economia verde potrebbe avere uno sviluppo ancora maggiore. In ogni caso, è un dato confortante che, in uno scenario ancora devastato dalla crisi, il sistema industriale veneto resti saldamente posizionato in uno dei settori più innovativi”.

 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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