Regione Veneto: edifici di interesse culturale, dati incidenti stradali e prime valutazioni danni maltempo in Veneto
Venerdi 7 Novembre 2014 alle 21:38 | 0 commenti
Regione Veneto - “Abbiamo un grande patrimonio culturale da tutelare e valorizzare il più possibile, perché rappresenta, insieme al paesaggio, un prezioso fattore di attrattività del nostro territorio che non possiamo perdereâ€. A dirlo è del vicepresidente e assessore regionale alla cultura Marino Zorzato, dando notizia dell’apertura di un bando con cui la Regione concederà contributi a fondo perduto, fino ad un importo massimo di un milione di euro, per interventi di valorizzazione, conservazione e restauro di edifici, anche di proprietà ecclesiastica, dotati di particolare pregio architettonico, o comunque caratterizzati da specifica valenza culturale.
“L’intervento – spiega Zorzato – è dedicato a edifici di evidente interesse culturale, anche quelli espressione dell’architettura del ‘900, purchè per le loro qualità e per il ruolo assunto siano elemento riconoscibile del profilo identitario del territorio veneto. L’intento è che questo insieme di manufatti, che con questi fondi saranno “rivalutatiâ€, diventino un “volto nuovo†nei nostri territori. Singoli edifici che, con la loro valorizzazione, aprano le porte a nuovi valori e cambiamenti e diventino icone di una nuova trasformazione urbanaâ€.Â
I progetti dovranno riguardare opere di ristrutturazione, restauro, risanamento conservativo, manutenzione straordinaria, adeguamento finalizzato all’accessibilità dei siti a tutte le categorie di persone per consentirne la più ampia fruibilità pubblica. Sono finanziabili anche opere di messa in sicurezza finalizzata alla fruibilità del sito; impianti di illuminazione e/o di riscaldamento/raffreddamento (nuova installazione o miglioramento dell’esistente), anche con finalità di risparmio energetico o di ulteriore valorizzazione dell’edificio e dei beni conservati, sistemazione delle pavimentazioni pertinenti alle aree di intervento; sistemazione o creazione di parcheggi funzionali all’accesso.
Gli interventi saranno finanziati con i Fondi di Sviluppo e Coesione (FSC). Il contributo concedibile non potrà superare la percentuale massima del 70% del costo complessivo desunto dal quadro economico del progetto. In ogni caso, l’importo massimo del contributo non potrà superare il milione di euro. Possono presentare domanda di contributo i seguenti soggetti: Enti pubblici, Università , Fondazioni a partecipazione pubblica, Istituzioni Pubbliche o di interesse pubblico formalmente riconosciute, gli Enti Ecclesiastici e gli Ordini Religiosi, che realizzano gli interventi ammessi al finanziamento in qualità di proprietari o titolari di altro diritto sul bene. La domanda di contributo, comprensiva dei relativi documenti, andrà trasmessa alla Regione entro e non oltre il quarantacinquesimo giorno successivo a quello di pubblicazione nel BUR. I lavori relativi agli interventi per cui è presentata domanda di contributo non devono risultare già ultimati.
Sono stati resi noti in sede nazionale i dati definitivi sugli incidenti stradali dell’anno scorso, che confermano un calo rispetto al 2012. Anche i dati riguardanti il Veneto descrivono un fenomeno in diminuzione: gli incidenti rilevati nel 2013 sono stati 13.792 (-4,0% sul 2012), i feriti 18.979 (-5,1%) e i morti 299 (-20,5%).
Commentandoli, il vicepresidente e assessore alla statistica Marino Zorzato sottolinea che, a livello veneto, la rilevazione statistica dell’incidentalità stradale è coordinata dalla Regione con la propria Sezione Sistema Statistico Regionale, in collaborazione con l’Istat, la Sezione Infrastrutture, Veneto Strade spa e le Province, con la partecipazione delle Polizie Locali, della Polizia Stradale e dei Carabinieri.
“La diminuzione della mortalità sulle strade venete, con 77 decessi in meno rispetto al 2012, è un dato confortante – commenta Zorzato - e va a premiare gli sforzi per la prevenzione attuati dalle Forze dell’Ordine, le attività di formazione e informazione rivolte ai cittadini, e in particolare ai giovani, e le politiche di intervento sui punti critici delle infrastrutture stradali, individuati tramite le analisi sui dati statistici di incidentalità . La tempestività e l’accuratezza delle rilevazioni del fenomeno sono utili alla definizione di efficaci misure di contrasto. La sicurezza stradale infatti non è una questione di statistica ma il risultato di azioni concrete e condiviseâ€.
Per quanto riguarda i valori provinciali, le variazioni nel 2013 rispetto al 2012 sono comprese tra -10,1% per la provincia di Venezia e +2,0% per la provincia di Padova per numero di incidenti; tra -14,0% per la provincia di Venezia e +2,3% per la provincia di Belluno per numero di feriti e, infine, tra -50,0% per la provincia di Rovigo e -1,9% per la provincia di Vicenza per numero di morti. Un ultimo dato di interesse è costituito dal tasso di mortalità per incidente (n. di morti/n. di incidenti) che passa dal 2,62% del 2012 al 2,17 del 2013, in diminuzione di oltre il 17%.
Continua con la massima attenzione di tutte le strutture regionali e locali preposte il monitoraggio della situazione del maltempo che da un paio di giorni ha interessato, con fenomeni intensi e preoccupazioni per le condizioni di vari corsi d’acqua, pressoché tutto il territorio.
“Anche in questo caso, pur se con conseguenze fortunatamente minori rispetto ai tragici eventi degli anni passati – sottolinea il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia – abbiamo dovuto fronteggiare una situazione di emergenza e dei cittadini hanno subito danni e disagi. Non saranno lasciati soli. Purtroppo abbiamo sviluppato una consolidata esperienza operativa in questi casi, per cui invito fin da subito i Sindaci, che ringrazio per il grande lavoro fatto sui loro territori, a raccogliere le segnalazioni dei danni e a trasmettercele per poter valutare in fretta ma con precisione le iniziative da prendereâ€.
Zaia sottolinea anche “l’ennesima risposta efficace del nostro sistema di Protezione Civile e dei volontari, che fin dalle prime ore, e ancora adesso, hanno fatto tutto il possibile sul campoâ€. “Bene – secondo Zaia – anche il sistema previsionale e di allarme, che è stato puntuale e preciso, cosa che purtroppo non è stata in altre regioni italiane colpite da calamità â€.
Ovunque richieste, le squadre della Protezione Civile sono intervenute celermente, con 21 gruppi locali per un totale di circa 200 soccorritori.
In queste ore la Protezione Civile Regionale ha stilato una prima relazione sull’accaduto, che di seguito si riporta:
L’evento di questi giorni dal punto di vista pluviometrico è cominciato nelle prime ore di mercoledì 5/11 e si è concluso nella notte tra il 6 e 7/11. Nella giornata di oggi 7/11 le precipitazioni sono intermittenti e con quantitativi non particolarmente significativi. Le zone più colpite sono:
-Â Â Â Â Â Â Â Â nel Bellunese lo Zoldano, il Basso Agordino e il Feltrino con quantitativi medi di 180 mm il 5/11 e 100 mm il 6/11, e quantitativi massimi di 350 mm il 5/11 e 180 mm il 6/11
-        nel Vicentino il bacino del Posina e Alto Astico con quantitativi medi di 180 mm il 5/11 e 90 mm il 6/11 e quantitativi massimi di 280 mm il 5/11 e 130 mm il 6/11
Dal punto di vista idrometrico:
-        il colmo di piena del fiume Adige è transitato per Verona nelle prime ore di oggi 7/11 e si prevede il transito per Boara Pisani tra le serata di oggi e le prime ore dell’8 novembre
-        il colmo di piena del fiume Brenta è transitato a Bassano nelle prime ore di oggi e si prevede il transito per Curtarolo nelle ore centrali della giornata.
-        il colmo del fiume Piave è transitato a metà giornata di oggi per Ponte di Piave e si prevede il passaggio per San Donà nel pomeriggio di oggi con una lunga fase di stanca
-        nel territorio veneto il Livenza è ancora in fase di crescita e si prevede in crescita almeno per tutta la giornata di oggi (e probabilmente parte del giorno 8/11)
-        dalla giornata di domani 8/11 è previsto il passaggio della piena del f. Po in ambito regionale.
Inoltre, il giorno 5/11 è giunta la segnalazione di una frana occorsa nel Comune di Vittorio Veneto, nella zona della Val Lapisina all'altezza della frazione di San Floriano, che ha interessato sia la S.S. 51 di Alemagna che la linea ferroviaria, provocandone la temporanea chiusura. Nel medesimo comune sono stati comunicati inoltre livelli sostenuti nel torrente Meschio e allagamenti a scantinati.
Il giorno 6/11 sono state comunicate frane nella provincia di Belluno, una in Val Modolo nel Comune di Feltre, staccatasi dal versante del monte Tomatico in loc. Villaga che ha consigliato lo sgombero precauzionale di n. 22 persone poi rientrate nelle loro abitazioni a seguito delle verifiche eseguite, l’altra in Comune di Cibiana di Cadore in loc Masarè.
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