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Regione Veneto: bando per rottamare stufe, Zaia all'attacco su test medicina, stato di pre-allarme per maltempo

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 3 Novembre 2014 alle 18:34 | 0 commenti

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Regione Veneto - E’ divenuto operativo il bando con cui la Regione concederà contributi finalizzati all’acquisto di apparecchi per il riscaldamento domestico di potenza inferiore o uguale a 35 kW, alimentati a biomassa, a basse emissioni in atmosfera e ad alta efficienza energetica, previa rottamazione di apparecchi tecnologicamente non in linea con gli standard europei. La giunta regionale, su relazione dell’assessore all’ambiente Maurizio Conte, ha infatti dato il via libera definitivo dopo aver acquisito il parere della competente commissione del Consiglio regionale. L’importo disponibile è di 2 milioni di euro.

“L’aggiornamento del Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera, attualmente in Consiglio regionale per l’approvazione – sottolinea Conte - dà espressamente indicazioni per avviare nel periodo 2013-2020 specifiche linee d’azione con cui contrastare anche le emissioni generate dall’uso di piccoli impianti civili che hanno ricadute negative sulla qualità dell’aria, coerentemente con quanto concordato a livello nazionale con tutte le regioni del Bacino Padano. Le agevolazioni potranno avere effetti positivi anche sul piano economico, sostenendo quelle aziende che hanno investito sulla produzione di impianti a tecnologia avanzata in grado di abbattere le emissioni in atmosfera”.

Nell’ambito degli interventi per la riduzione delle emissioni inquinanti, in particolare per il particolato PM10 e PM2.5 e al Benzo(a)pirene, è stato quindi predisposto questo bando che prevede per l’acquisto di impianti termici certificati, a basse emissioni ed alta efficienza, costituiti da: stufe a pellet (UNI EN 14785), stufe e termostufe a legna (UNI EN 13240), cucine e termo cucine a legna e pellet (UNI EN 12815 e UNI EN 14785), per il riscaldamento domestico, di potenza al focolare inferiore o uguale a 35 kW, un contributo massimo di 1.600 euro; per l’acquisto di caldaie, di potenza al focolare inferiore o uguale a 35 kW, certificate (UNI EN 3035:2012), a basse emissioni ed alta efficienza, alimentate a biomasse combustibili un contributo massimo di 5.000 euro. I contributi saranno concessi solo previa rottamazione dei preesistenti generatori. Le domande andranno presentate entro il 10 dicembre e le graduatorie saranno pubblicate entro la fine dell’anno.

 

“Qualsiasi tentativo, e purtroppo sono tanti, di accentramento statale di una situazione qualsiasi finisce in un grande pasticcio, con inevitabile corollario di disagi per i cittadini, in questo caso gli specializzandi di medicina. Ora basta, la regionalizzazione è l’unica via d’uscita. Bisogna togliere dalle mani di questi uffici complicazione cose semplici la vita ed il futuro della gente”.

Con queste parole, il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia commenta il caos causato dallo scambio dei test durante le prove per le specializzazioni mediche, che costringerà migliaia di candidati a ripetere la procedura.

“Pensano di cavarsela con un paio di dimissioni e le scuse – incalza Zaia – ma non basta. L’unico modo di rimediare alla frittata è smettere di occuparsi di questioni delicate come questa se non se ne hanno le capacità e passare l’intera competenza alle Regioni, non solo per i test, ma per l’intera partita della gestione delle borse di studio per gli specializzandi. La breccia l’ha aperta il Veneto – ricorda Zaia – ottenendo dalla Consulta la possibilità di gestire roprio le borse finanziate con fondi regionali. Farlo in toto sarebbe l’unica soluzione”.

“Si è detto – conclude Zaia – che questo accentramento è stato deciso perché in alcune aree del Paese la questione presentava dubbi di trasparenza. Siamo alle solite: se da qualche parte le cose si fanno male, allora vanno fatte male dappertutto. A questa logica ci ribelliamo con tutte le nostre forze. In Veneto siamo capaci di fare le cose bene e con la massima linearità, e siamo stufi di finire ogni volta nel calderone”.

 

In riferimento alla situazione meteorologica attesa sul territorio regionale, come da odierno Avviso di Condizioni Avverse e preso atto dell’Avviso di criticità emesso oggi alle ore 14 dal Centro Funzionale Decentrato della Regione del Veneto, al fine di garantire un monitoraggio costante della situazione e la massima prontezza operativa del Sistema Regionale di Protezione Civile, il Centro stesso ha dichiarato dalle ore 00 di mercoledì 5 novembre, fino alle ore 14 di giovedì 6 novembre 2014

per rischio idraulico

sulla rete Principale

lo STATO DI ATTENZIONE su

Vene-H (Piave pedemontano)

Vene-B (Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone)

 

per rischio idrogeologico

componente Idraulica sulla rete Secondaria

lo STATO DI PRE ALLARME su

Vene-A (Alto Piave)

Vene-H (Piave pedemontano)

Vene-B (Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone)

lo STATO DI ATTENZIONE su

Vene-C (Adige-Garda e Monti Lessini)

Vene-E (Basso Brenta-Bacchiglione e Fratta Gorzone)

 

per rischio idrogeologico

componente Geologica

lo STATO DI PRE ALLARME su

Vene-A (Alto Piave)

Vene-H (Piave pedemontano)

Vene-B (Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone)

lo STATO DI ATTENZIONE su

Vene-C (Adige-Garda e Monti Lessini)

Vene-E (Basso Brenta-Bacchiglione e Fratta Gorzone)

Gli Enti e le amministrazioni locali dovranno prestare la massima attenzione per la sorveglianza dei fenomeni previsti e porre in atto le necessarie azioni di vigilanza e prevenzione, oltre alle procedure di allertamento dovute a conclamate criticità o particolari sofferenze geologiche e idrauliche presenti nel territorio di competenza.

In particolare i Comuni caratterizzati dalla presenza di fenomeni di colate rapide dovranno attivare idonee azioni di controllo del territorio in quanto tali fenomeni di dissesto sono particolarmente sensibili alle precipitazioni temporalesche intense.

Gli Enti Territoriali competenti sono invitati a seguire costantemente l’evoluzione dei fenomeni localizzati, anche avvalendosi dell’assistenza del CFD, nonché a monitorare direttamente la situazione sul proprio territorio assumendo gli opportuni provvedimenti di Protezione Civile.

E’ attivo il numero del servizio di reperibilità al Numero Verde 800 990 009 per la segnalazione di ogni eventuale situazione di emergenza.

 

Leggi tutti gli articoli su: Regione Veneto, Luca Zaia, Maurizio Conte, stufe, test medicina

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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