Regione Veneto a tutela del proprio agroalimentare a marchio
Domenica 13 Gennaio 2013 alle 18:38 | 0 commenti
Regione Veneto - Il valore dell'export dell'agroalimentare veneto è valutabile attorno ai 2,7 miliardi di euro, dei quali oltre 1,3 derivanti dal solo settore vitivinicolo, nel quale il Veneto da solo copre il 30 per cento di tutto l'export nazionale. Queste cifre potrebbero essere più alte, se non ci fossero i falsi che vengono proposti sui mercati di tutto il mondo (vedi il Valpolicella in kit o i radicchi tarocchi) che danneggiano reddito, qualità , immagine e professionalità delle nostre imprese agricole e agroalimentari.
Per questo la Giunta regionale ha proposto al Consiglio di utilizzare nel prossimo triennio un milione di euro complessivo di finanziamenti, già destinati al settore primario e alla tutela dei consumatori per sostenere azioni legali nei Paesi dove si verifichino casi di falsi e truffe ai danni dei prodotti veneti a marchio.
Nel solo settore vitivinicolo - ha ricordato l'assessore regionale - il Veneto ha una produzione di circa 8 milioni di ettolitri l'anno, con 28 DOC, 15 DOCG, 10 IGT. Il Veneto propone inoltre 17 prodotti a Denominazione d'Orgine Protetta e Indicazione Geografica Protetta (è la prima regione europea per produzioni a denominazione); 370 Prodotti Agroalimentari Tradizionali (seconda regione italiana dopo la Toscana), dei quali 10 bevande analcoliche, distillati e liquori; 104 carni fresche e preparate, un burro di malga, 32 formaggi, 111 prodotti vegetali naturali o trasformati, 75 prodotti di pasta e pasticceria, panetteria, biscotteria; 19 prodotti ittici; 18 altri prodotti di origine animale (miele, prodotti lattiero caseari di vario tipo escluso il burro). Pretso si aggiungeranno i prodotti a marchio Qualità Verificata e non possiamo trascurare le produzioni biologiche. Per inciso, l'agricoltura è l'unico settore che ha aumentato il proprio PIL e il numero degli occupati
Sulla esigenza di difendere produzione, lavoro e reddito dell'agricoltura e dell'agroalimentare è d'accordo l'intero sistema produttivo, tenuto conto che il danno complessivo alle imprese nazionali da falsi prodotti agricoli e agroalimentari made in Italy nel mondo è valutato in circa 50 miliardi di euro. Nel proporre al Consiglio questa operazione - ha ribadito l'assessore - non sottraiamo risorse ad altri settori ma utilizziamo appunto finanziamenti già indirizzati al comparto, mentre altri settori sono fortemente penalizzati da trasferimenti statali falcidiati.
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